Titolo: E alla fine ti
ho incontrato
Autrice:
Vera Winters
Selfpublishing
Formato: ebook
Prezzo: 1,99€
Cartaceo
in uscita: il 5 dicembre
Piattaforma: Amazon
Genere: Narrativa
romance, new adult
Trama
Si incontrarono
come accade nei film: lei con un libro stretto al petto, di corsa sotto il
cielo plumbeo che minacciava di liberare a breve un violento acquazzone, e lui
assorto ad osservare le nuvole, fermo impalato nel bel mezzo del marciapiede, con
le mani in tasca, perso in chissà quale pensiero.
Così ha inizio
questa storia, un incontro casuale e fortuito tra due sconosciuti che senza
saperlo condividono lo stesso, segreto, desiderio.
Lei è Vivian
Kinsale, un'aspirante scrittrice che cerca in tutti i modi di riuscire a
sfondare nel campo dell'editoria, lui invece è Adam Maverik, un famoso cantante
pop che le dona all'improvviso quell'opportunità tanto a lungo. Ma la fama sarà
davvero l'unica cosa di cui Vivian ha bisogno per essere felice? La giovane
donna scoprirà che forse il suo cuore, da sempre, bramava qualcosa di diverso.
E alla fine ti
ho incontrato è una storia romantica, ma non solo. E' un racconto a tratti
dolce e a tratti amaro, a tratti un sogno ad occhi aperti e a tratti un graffio,
come d'altronde lo è la vita fuori dalle pagine di un libro. E' il viaggio di
una scrittrice che un po' si perde nel mettere in gioco tutta se stessa, ma che
alla fine riesce a trovare il suo tanto agognato posto nel mondo.
Estratto
La
scrittrice era particolarmente impacciata fintanto che non prendeva confidenza
con le persone e l'ambiente circostante, di conseguenza quando la receptionist
la fece passare, riuscì a stento ad alzare il viso per ricambiare il saluto,
tanto si sentiva in soggezione a stare in un luogo così lontano dalla sua
quotidianità e da ciò a cui era abituata.
Certo,
poi quando si adattava e cominciava a conoscere chi aveva intorno diveniva una
persona completamente diversa, ma ci voleva un po' perché giungesse ad un tale
livello di spontaneità, considerando che a volte non era completamente se
stessa nemmeno con i suoi familiari o con i suoi amici più stretti.
Evidentemente
però, a quanto sembrava, tutte queste ritrosie valevano solo se l'estraneo in
questione non si chiamava Adam.
Non
appena la giovane donna ebbe infatti messo piede nel corridoio che portava allo
studio di registrazione, il cantante la raggiunse come un uragano, e con
altrettanta foga la travolse, distruggendo ogni sua umana difesa mentre la
stritolava in un abbraccio spacca ossa, alla faccia del rispetto dello spazio
personale altrui.
Inutile
dire che Vivian a quel punto era rossa come un segnale di pericolo, e
desiderava solo che una voragine oscura comparisse sotto di lei per inghiottirla
nell'oblio di un buco nero.
«Quasi
quasi mi era venuto il dubbio che non saresti venuta quest'oggi.»
Le
disse lui giocoso, lasciandola andare. Nel frattempo lei provò a ricomporsi e
cercare qualcosa di intelligente da dire, ma era difficile ritrovare la voce.
Si era persa di nuovo, questa volta tra le braccia del musicista ed il suo
profumo di dopo barba.
«Adam...
magari sono un po' asociale e impacciata, ma non sono così matta da sprecare
un'occasione del genere, considerando che sicuramente non mi ricapiterà mai più
nella vita.»
Riuscì
a biascicare in qualche modo quelle due frasi messe in croce, e cercò di fargli
un sorriso, prima di tornare a chinare il capo con un raschio lieve della gola.
Alle
spalle del moro intanto, stavano sopraggiungendo gli altri membri della band al
gran completo, come se le cose non fossero già abbastanza complicate così.
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