Titolo: Gemini
Autore: Omar Costenaro
Genere: Fantasy
Pagine: 350
Sinossi
Presente.
Che cosa accadrebbe se
all’improvviso ogni mago in ogni angolo dell’universo si ritrovasse privato di
ogni potere?
La responsabilità di risolvere
l’anomalia spetta a Syter e Ologold, potente stregone e giovane apprendista.
Passato.
Che cosa accadrebbe se
all’improvviso tre bambini venissero a conoscenza di questo potere arcano e
pericoloso allo stesso tempo?
Un fardello che ricade sulle
spalle di Jake, Luke e Andy, tre gemelli che lottano per sopravvivere in un
mondo primordiale.
La Magia, il filo
conduttore che collega questi due mondi lontani, sarà la chiave per cambiare il
passato, salvare il presente e scrivere un nuovo futuro.
Un viaggio nel tempo, la
soluzione per riportare l’ordine degli eventi e ogni cosa al proprio posto.
Estratti
1)
LA MAGIA SMETTE DI ESISTERE
Syter si
concentrò per un attimo e ad un tratto, dal nulla comparve la barriera
perfetta: lava incandescente rappresentava il fuoco, burrascosi oceani
rappresentavano l’acqua, potenti uragani l’aria e fluttuanti tempeste di
sabbia, la terra.
Ologold
distolse però lo sguardo da essa, perche la valle ghiacciata al’improvviso
cominciò a tremare, il cielo divenne nero, come se un una nube maledetta avesse
oscurato il mondo, un tuono squarciò infine il tetro panorama prima di
abbattersi sul ghiaccio poco lontano.
I due si
guardarono intorno mentre le barriere mistiche che li circondavano si spensero
assieme alla luce del giorno. La magia prima iniziò a perdere la propria
intensità e infine, dopo aver emanato un’ultima scintilla, cessò di brillare,
proprio come una lampadina giunta alla fine della propria esistenza.
2)
IL VIAGGIO NEL TEMPO
Ogni luce
all’improvviso si spense, il silenzio si impadronì della sala, soltanto il
lontano sussurro del vento all’esterno del palazzo era udibile. Dopo una decina
di secondi di snervante attesa, tutto tornò alla normalità, i maghi che avevano
appena compiuto il rito tornarono ansimanti a sedersi al loro posto, Syter
sembrava essersi ricomposto, anche se il suo aspetto non era ancora tornato
allo stato originale.
“Perché
dimostri la metà dei tuoi anni?” chiese preoccupato Ologold, era stanco di
rimanere nel dubbio. “Perché stavi per morire, credo che tutti qui siano in
attesa di una tua risposta, è accaduto qualcosa nel passato? Bene. Troviamo una
soluzione al problema.”
Il ragazzino
stupì ancora una volta tutti quanti.
“Il motivo
per cui sto ringiovanendo non è affar tuo. L’unica cosa che devi sapere è che
continuerai il tuo addestramento, sistemeremo le cose, insieme” spiegò il
padrone di casa con il suo solito tono calmo.
“Tornerà
indietro con il ragazzo?” domandò uno dei due ninja.
“Se fosse
per me, porterei tutti, ma non ho forza a sufficienza” rivelò Syter.
“Indietro
dove?” domandò allora Ologold.
“Torneremo
indietro nel tempo!”
3) VALLE INFERNALE
Decine e
decine di luci si muovevano nell’oscurità, delle creature coperte da dei
mantelli in brandelli reggevano dei pugnali e danzavano al ritmo del loro
stesso canto spettrale. Che razza di mostri erano? Non sembravano amichevoli e
tanto meno pronti a farsi guidare da tre maghi.
Andy cercò
preoccupato lo sguardo del signore della culla delle anime, nella speranza di
trovare una spiegazione a quell’insensata situazione.
“Chi sono
quei fantasmi? Sarebbero loro il popolo che dovremmo governare?” domandarono
allarmati i fratelli.
Una lunga e
terrificante risata riecheggiò per tutto il dorsale e a quel punto, ogni loro
residua speranza venne spazzata via.
“Io se fossi
in voi penserei soltanto a sopravvivere, da oggi… Fino all’eternità” disse
l’uomo dal volto coperto, che li aveva condotti fino a lì, prima di scomparire
come uno spettro.
I tre
gemelli erano soli, abbandonati in un vero e proprio inferno. Erano stati
ingannati ancora una volta. Questa era la realtà.
In una
sinfonia di lamenti tormentosi, mentre le misteriose creature cominciavano a
fluttuare verso gli indifesi stregoni, i candidi fiocchi di neve cadevano
ancora e davano loro l’illusione che avrebbero superato anche quella nuova
sfida, insieme.
4)
ALLENAMENTO NEL BOSCO
Una goccia
di pioggia lo fece ridestare dallo stato di trance. Delle nuvole minacciose
coprivano il cielo e il graduale aumento dell’intensità del vento lasciava
presagire l’imminente arrivo di un temporale. Ologold però non si sarebbe dato
per vinto e avrebbe continuato a rimanere lassù, anche se gli fosse caduto un
fulmine in testa. D’altra parte, l’allievo era celebre per la sua
testardaggine. Rimase in attesa, nulla cambiava, sarebbe stato soltanto più
complicato mantenere la concentrazione, la crescente difficoltà forse avrebbe
potuto perfino aiutarlo.
La pioggia
cadeva con grande intensità e graffiava come rasoi il corpo martoriato e
cosparso di ferite del ragazzo, il vento comprometteva il suo equilibrio come
se una forza invisibile volesse spingerlo giù; restare sospeso a quell’altezza
sarebbe stato impossibile forse per chiunque, ma lui era stato addestrato al
limite della concezione umana e quella, non era altro che una sfida. Per quanto
strano potesse sembrare, sfidare il proprio limite era proprio quello che
voleva Ologold infatti, avrebbe dovuto imparare a rimanere in uno stato
meditativo anche nelle condizioni più avverse, solo così sarebbe riuscito a
eseguire il teletrasporto, lo sperava almeno.
Socchiuse le
palpebre tornando a osservare il nubifragio che si abbatteva violentemente
sulla foresta. Aveva freddo, forse per la prima volta da quando si trovava lì,
era una sensazione che ormai aveva dimenticato, essendo abituato alle glaciali
temperature del pianeta dei cristalli. Forse tutto ciò era dovuto alla
stanchezza, ma non si sarebbe mosso, avrebbe resistito almeno per un’altra
decina di minuti.
5)LA MORTE
Andy
osservava il soffitto legnoso cercando di tenere aperti gli occhi e, ignorando
gli spasmi muscolari, tremava, un freddo glaciale sembrava gli avesse raggelato
il sangue, ma tentò di rialzarsi comunque; non riusciva ad accettare quello che
stava per accadere, come potevano essere ricordati nei libri di storia se non
avevano ancora iniziato la loro scalata verso il conseguimento della moderna
tecnologia? Batté i pugni a terra e, divincolandosi, cercò di fuggire da quella
strada senza ritorno ancora una volta, ma la morte lo attendeva a braccia
aperte con le sue mani scheletriche, per lui e i fratelli ormai non c’era più
via di scampo. Questa volta nessuno sarebbe venuto a salvarli. Seppur la loro
madre fosse senza colpe, avevano abboccato all’infame tranello, rivelando
l’irrilevabile, cogliendo la mela avvelenata, proprio come quella notte nel
lago. Se la loro sopravvivenza era così importante come affermava lo stregone,
abbandonava quella terra con dispiacere sentendosi affranto per il suo
fallimento, non era riuscito a proteggere né se stesso né i suoi amati
fratelli. Infine, mentre esalava il suo ultimo respiro, gli parve di udire
un’amorevole ninna nanna che lo cullava tranquillizzandolo. Il mondo gli stava
cadendo addosso come uno tsunami di stelle lucenti e pallini rossi vorticanti,
lì decise di arrendersi. Accoglieva in modo pacifico l’eterno silenzio,
riponendo la spada e lo scudo.
Biografia
Mi chiamo Omar Costenaro,
sono nato e cresciuto a Marostica:
una piccola città del Veneto.
Ho scoperto il mondo della lettura fin da giovanissimo con i grandi classici del fantasy. Gli intriganti personaggi dei libri che leggevo mi hanno ispirato nella stesura di brevi racconti, ma il mio viaggio era solo all’inizio.
Con il tempo, i protagonisti delle mie avventure hanno infatti assunto sempre più spessore, le ambientazioni si sono evolute e la trama si è intrecciata al punto da dare vita a un vero è proprio romanzo.
All’età di sedici anni ho così ideato GEMINI: il mio primo libro fantasy.
Mi sono cimentato anche in altri generi letterari, una nuova sfida con me stesso: scrivere un libro diverso da tutto ciò che, fino a quel giorno, avevo letto o scritto.
Il frutto di questa esplorazione è un romanzo giallo: A NIGHT IN ALLDALE.
Ho scoperto il mondo della lettura fin da giovanissimo con i grandi classici del fantasy. Gli intriganti personaggi dei libri che leggevo mi hanno ispirato nella stesura di brevi racconti, ma il mio viaggio era solo all’inizio.
Con il tempo, i protagonisti delle mie avventure hanno infatti assunto sempre più spessore, le ambientazioni si sono evolute e la trama si è intrecciata al punto da dare vita a un vero è proprio romanzo.
All’età di sedici anni ho così ideato GEMINI: il mio primo libro fantasy.
Mi sono cimentato anche in altri generi letterari, una nuova sfida con me stesso: scrivere un libro diverso da tutto ciò che, fino a quel giorno, avevo letto o scritto.
Il frutto di questa esplorazione è un romanzo giallo: A NIGHT IN ALLDALE.
Allo
stato attuale sto lavorando sui restanti capitoli della saga di Gemini e su un
nuovo progetto sci-fi.
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