Titolo: Troppo poco amore
Autore: Valentine Bovary
Genere: narrativa, psicologico
Pagine:233
Data di uscita: 27 dicembre 2019
Trama
La
vita è impietosa, colpisce là dove meno dovrebbe accanirsi e nel farlo non si
dà pena.
Questa
è l’amara riflessione del giovane Adrien, quando un evento tragico getta nel
baratro la sua famiglia. Ed è in quel frangente che il ragazzo fa una promessa
a se stesso: non sarà mai più vittima dei colpi bassi che la vita sferra a
tradimento.
Quasi
un ventennio dopo, l’incontro con Juliette, così differente sotto ogni punto di
vista dal genere di donne alle quali Adrien è solito accompagnarsi, risveglia
l’uomo dal torpore e lo sconvolge nel profondo. Juliette è una tavolozza
variopinta. Tutto, di lei, lo affascina. La donna è un fulmine a ciel sereno
nella cruda realtà di Adrien, dove ogni cosa ha il suo tornaconto.
Con
Juliette, travolto da un sentimento potente che non gli darà scampo, lui
volgerà nell’uomo che mai pensava di poter diventare.
E
quando la vita si prenderà gioco di lui, il primo pensiero di Adrien sarà che
quello scherzo del destino possa essere il contrappasso per una vecchia colpa
mai espiata…
Chi
lo ha letto ne dice...
"Troppo
poco amore non ci racconta una favoletta, non ci getta fumo negli occhi, anzi
ci pone di fronte all’imprevedibilità del destino o meglio le sue beffe, lo
scontare del peso dettato dalle scelte e gli errori del passato portandomi ora
qui a riflette su ciò che ho letto molto approfonditamente." Sognare Leggi e Sogna
"L’
amore è dare, dimenticarsi di se stessi per il bene di chi si ama. L’ amore non
prevede egoismo, non contempla la propria felicità a discapito di coloro che
professiamo di amare. Altrimenti l’amore è troppo poco. Non è facile spiegare
in poche righe cosa di questo romanzo mi abbia attratta e cosa mi abbia
respinta come un magnete capovolto. Valentine Bovary è un’autrice graffiante
capace di utilizzare le parole come un cesellatore e costruire periodi
articolati e intensi" Silvia
(Amazon)
"La
scrittura di Valentine è istintiva, ciò che sente scrive, infatti, proprio
questo le permette di rompere gli schemi statici della classica struttura
lineare. Come per il suo personaggio, non ci sono sfumature, ti piace oppure
no, ebbene a me è piaciuta, è quel qualcosa di diverso che ha sconvolto la mia
routine." Libri Magnetici
ESTRATTI
"Durante la mia
precedente vita da scapolo, le festività segnate in rosso sul calendario sono
sempre riuscito a boicottarle con largo anticipo. Adesso, invece, quelle stesse
ricorrenze mi vedono nel ruolo di protagonista. A differenza di chi si
ingozzava e brindava senza avere cognizione del cosa stesse celebrando, e del
perché dovesse esserne felice, io preferivo defilarmi con una bella donna in
qualche posticino esclusivo fuori Parigi. A mettere all'ingrasso il cazzo,
piuttosto che la pancia.
Da tre anni a questa
parte, le festività ho iniziato ad onorarle unicamente perché mandano in
delirio Juliette, mia moglie; la rendono ebbra, le fanno scintillare gli occhi
con l'ingenuità di chi, in una stella filante che scoppietta, ci vede tutto il
firmamento…"
"Juliette
mordicchiava assorta una carboncino sporcandosi le labbra di nero e, avulsa
dalla folla che le si accalcava addosso, spennellava in estasi. Durante
l’incontro con Armand, prima di salutarlo con una stretta di mano che sancisse
gli accordi verbali, da commutare presto in scrittura legale, non avevo fatto altro
che osservare di soppiatto quella creatura eccentrica di Juliette. Quasi
costringevo me stesso a distogliere gli occhi, a non fissarla così spesso. Mi
raccontavo che fosse una femmina come tante altre. Anzi, con l’aggravante di
essere molto meno sofisticata di quelle che solleticavano il mio
interesse"
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