TITOLO: Guai a Elderland
TITOLO ORIGINALE: By Fairy Means or Foul
AUTRICE: Meghan Maslow
TRADUZIONE: Sara Linda Benatti
AMBIENTAZIONE: Fantasy
COVER ARTIST: PF Graphic Design
SERIE: Starfig Investigation #1
GENERE: Fantasy – Magic
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PAGINE: 304
PREZZO: €4,49 (e-book) su Amazon, Kobo,
iTunes, Google Play, Store QE
DATA DI USCITA: 17 febbraio 2020
TRAMA
L’ultima
cosa che desidera Twig Starfig, investigatore privato mezzo drago e mezzo
fairy, è recuperare un corno incantato rubato da un fae infido; però non può
rifiutare quando un unicorno di abbacinante bellezza gli chiede di farlo. Non
può rifiutare alla lettera, perché costringere il riluttante detective fa parte
della magia seduttiva dell’unicorno.
Per
giunta, Twig si ritrova sul groppone il saccente servo a contratto, Quinn
Broomsparkle. In teoria i draghi dovrebbero aver voglia di mangiare gli umani,
ma il lato mezzodrago vorrebbe ingoiare Quinn in un modo più… personale. E
tanto per peggiorare le cose, è chiaro che quell’aiutante bello da togliere il
fiato, ma inaffidabile, nasconde qualcosa. Qualcosa di grosso. E non si tratta
di quello che ha nei pantaloni. Nel lavoro di un investigatore privato questo
vuol dire guai con la G maiuscola.
Aggiungeteci
anche un esercito di zombie, un’inquietante nave pirata fantasma, un tappeto
volante malfunzionante, e l’imperioso padre fairy a pretendere che Twig sia
all’altezza dell’illustre nome degli Starfig. Naturalmente, un vecchio ma
costante nemico sceglie proprio quel momento per tornare in superficie. Tutti
questi inconvenienti Twig può gestirli con tranquillità. Ma rendersi conto che
si sta innamorando di un umano che non è libero di ricambiare il suo affetto, e
la cui vita potrebbe dipendere dal successo di quest’ultimo caso… ecco, quello
fa più fatica a gestirlo.
A
proposito dell’autrice
Meghan
Maslow appartiene a una specie molto rara. No, non è un unicorno (anche sarebbe
coooosì figo). Lei è, ommioddio, una scrittrice estroversa! Crede che la vita
debba essere vissuta a pieno. Preferibilmente con molta gente attorno. Ogni
giorno è un’avventura, o dovrebbe esserlo. Passa molto tempo della sua vita
lavorando e vivendo in numerosi posti in Africa. Ha molti talenti e ha
perfezionato l’arte di origliare nei bar di tutto il mondo intanto che
sorseggia le birre locali, e chiacchierare con chiunque non sia abbastanza
veloce da sfuggirle. Crede che la gentilezza sia contagiosa e imparare a ridere
di se stessi sia uno dei regali più belli della vita (e una sfida). È una
sostenitrice della giustizia sociale, crede che raccontare le storie possa
essere formativo e, sorprendentemente, non è misantropa. Ama viaggiare,
leggere, la musica internazionale, i moscow mule, i balli imbarazzanti, i
dreadlocks, la sua famiglia e uhm… scrivere.
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