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giovedì 27 febbraio 2020

Recensione - Il mattino dopo - di Giorgio Pulvirenti e Marco Negrone


Titolo: Il mattino dopo
Autori: Giorgio Pulvirenti e Marco Negrone
Data di Pubblicazione: 6 Dicembre 2019
Genere: Romanzo Storico
Pagine: 287
Formato disponibile: Cartaceo, e-Book e audiolibro
Selfpublishing


Sinossi

1957. Justin è un giovane adolescente che vive a Montauban, un piccolo paesino immerso tra le campagne del sud della Francia, assieme ai suoi genitori adottivi. La guerra è finita da diversi anni ma ha lasciato ferite profonde sul corpo e nella mente di Benjamin, il padre adottivo del ragazzo, essendo un sopravvissuto del campo di sterminio di Auschwitz. Justin è deciso a conoscere la verità sul suo vero padre e la sua vera madre. Chiede quindi a Benjamin di raccontargli la storia delle proprie origini, che coincide con gli orrori che il padre ha vissuto all’interno del campo di sterminio. Quella che il ragazzo avrà modo di ascoltare sarà una storia forte, cruda, una vicenda che metterà in risalto la tenacia e la caparbietà di un gruppo di ebrei nel trovare un modo per sopravvivere ad una delle pagine più tristi e cruente della storia dell’umanità. Quando tutto sembrerà spacciato, un violino cambierà le loro sorti.

Recensione

Ogni volta che mi ritrovo a leggere di questo periodo storico, diviene poi arduo tornare alla quotidianità senza buttare continuamente un pensiero a ciò che ancora una volta, mi è stato rivelato tra le pagine di un libro che me ne ha raccontato nuovamente le atrocità.

"Come un branco di pecore a strisce tra i lupi 
attendevamo le nostre sorti."

Ogni volta il cuore si spezza ad ogni frase che si trasforma in immagine, mille pensieri mi hanno affollato la mente, miliardi di emozioni mi hanno coccolata pagina dopo pagina.
Questi due autori non solo riescono a far vivere la storia, loro ti ci fanno entrare con tutto te stesso, anima, cuore e si anche corpo diventano un tutt'uno con i personaggi.
La scrittura è scorrevole, fluida,un ottimo editing è stato fatto e questo non è poco, anzi, non avere intoppi nella lettura mi ha fatto apprezzare ancor di più la storia.
Credo che è innegabile il fatto che questi due autori abbiano fatto un ottimo lavoro di ricerca sia dei fatti che degli ambienti. E' tutto molto realistico e concreto, ecco per me anche troppo dato che è stata davvero dura cercare di leggere in modo distaccato, anzi diciamo pure che mi è stato impossibile. Ogni parola mi ha presa per mano e mi ha accompagnata in un viaggio di dolore, speranza, orrore è incredibile la frustrazione che sentivo leggendo le vicende dei protagonisti, la stessa che ho ancora ora vedendo che nonostante queste atrocità nulla è cambiato, l'essere umano è davvero il mostro più pericoloso al mondo.

"...non riesco davvero a capire il motivo di tutto questo!
La ragione che li spinge a trattarci così, come bestie da macello!
Che diavolo abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo, eh?..."

Qui le emozioni saranno forti vi colpiranno nel profondo, così come i loro personaggi, ognuno ben caratterizzato e ognuno piccolo tassello di un grande puzzle.
La trama è ricca, profonda ed estremamente coinvolgente. Gli autori non lasciano niente al caso, ogni più piccola vicenda è li per dare quel tocco in più che vi stravolgerà.
Avrei mille altre cose da dirvi e raccontarvi ma credo sarebbe superfluo, per capire e rendervi partecipi delle mie emozioni non posso fare altro che invitarvi alla lettura di questa straordinaria storia.
A presto, Emanuela.

...Il terrore legato all'incertezza sul domani...

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