Titolo: L'arciere dello
Shropshire
Autore: Valentina Piazza
Self Publishing
Prezzo: 1.99€
Autoconclusivo
Genere: Regency
Trama
Much Wenlock, 1815.
Nello Shropshire, e più precisamente nella cittadina di Much Wenlock,
Lord George Alexander Willoughby, nobile con fama da misogino e arciere
infallibile, possiede una lussuosa villa e diversi ettari di terreno. In
realtà, il gentiluomo non prova avversione verso tutte le donne, ne ha
conosciuta una tanto speciale da determinare il suo trasferimento definitivo.
Resta solo un problema: la ragazza in questione, Miss Gwendolyn
Carpenter, non somiglia per nulla alle dame che sono solite occupare i salotti
londinesi e che spesso si ritrova svenute tra le braccia.
Dal momento del suo trasferimento, il giovane cuore di Gwen vede nascere
sentimenti tumultuosi e contrastanti nei confronti dell’affascinante e
irresistibile Lord Willoughby.
Estratto
«Lord
Willoughby, state attento a non uccidere nessuno» lo avevo avvertito durante un
nostro incontro, per poi allontanarmi sorridendo, il nasino dritto in aria.
C’era
qualcosa nel Lord Arciere che scatenava il lato più dispettoso del mio
carattere. «Caro vicino, le vostre frecce sono spiumate» gli feci notare la
seconda volta in cui lo avevo sorpreso a tirare con l’arco.
Ma
durante il nostro terzo e ultimo colloquio, forse, avevo esagerato. Accanto a
lui, che era intento nella consueta attività sportiva, si ergeva suo fratello
Duncan, più giovane di un paio di anni, con una giovinetta. Ricordai che la
ragazza osservava Robin Hood con gli occhi sognanti, le gote arrossate e un
principio di svenimento, atteggiamento tipico nella nobiltà londinese.
Io,
malauguratamente, avevo indossato degli stivali da pesca e dei pantaloni di
tela marrone; dritta e fiera riportavo a casa il mio cestino in vimini, ricolmo
di pescato fresco. Tutto sommato, con la canna appoggiata alla spalla e le mani
sporche, non dovevo essere un bel vedere. A completare la mia immagine da
selvaggia, ci avevano pensato i capelli che, a stento trattenuti da un laccio
di cuoio, volteggiavano nella brezza serale. Mamma sarebbe morta se mi avesse
vista ma, per fortuna, ero sola, e proprio non ero riuscita a trattenermi:
«Lord Willoughby, buonasera. Credo che la vostra ospite vi stia per svenire tra
le braccia, forse la freccia ha colpito nel segno, stavolta.»
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