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mercoledì 16 ottobre 2019

Uscite Garzanti fino al 17 Ottobre 2019

 So che ci rivedremo presto


Kristin Harmel
Traduzione di Claudia Marseguerra
«Una delle storie più potenti e commoventi mai lette e, forse, il capolavoro di Kristin Harmel.»
Romantic Times Book Reviews

Emily è ferma davanti alla tela e non può fare a meno di fissarla. Quando le è stato recapitato il pacco, proveniente da una galleria d’arte tedesca, dapprima ha pensato a un errore. Poi lo ha aperto e, negli occhi della donna ritratta, ha riconosciuto la persona che l’ha cresciuta e che ora le manca più che mai, sua nonna. Ora che intorno a lei il lavoro, l’amore e la vita vanno a rotoli. Non ha idea di chi possa averle mandato il quadro, né tantomeno chi sia l’autore della dedica scritta a mano. Poche semplici parole che esprimono un sentimento profondo. Sicuramente non suo nonno, che ha abbandonato la famiglia senza più dare notizie. Mille domande affollano la mente di Emily, che decide di indagare. Deve andare in Germania per capire cosa leghi quel paese a sua nonna. Passo dopo passo, quei luoghi le raccontano di un passato segreto e sconosciuto. Le raccontano delle sue radici in modo inaspettato, quasi inaccettabile. Per Emily la seconda guerra mondiale era stata sino ad allora solo un capitolo di storia da studiare a scuola. Ora invece scopre che è parte della sua famiglia. Scopre che quel periodo buio ha fatto da sfondo a un grande e impossibile amore. È arrivato il tempo per Emily di ricostruire le proprie origini e venire a patti con le scelte che ha fatto, con la rinuncia che le brucia nel cuore. Perché oggi, come ieri, bisogna avere il coraggio di credere nei propri desideri, di dire la verità anche se fa male, di dare spazio al possibile. So che ci rivedremo presto è un libro che va dritto al cuore come solo Kristin Harmel sa fare. L’autrice che ha conquistato il mondo con Finché le stelle saranno in cielo torna con un romanzo in cui il fascino di una storia d’amore incontra la Storia in una delle sue pagine meno conosciute. Dopo aver scatenato il passaparola negli Stati Uniti, è pronto a incantare i lettori italiani. Una storia di forza, memoria, sentimenti, scelte e speranza. KRISTIN HARMEL


Kristin Harmel è nata a Boston e risiede in Florida. Appassionata di scrittura da sempre, dopo la laurea in letteratura è diventata autrice di reportage per «People». Collaboratrice di «Glamour» e altri magazine americani, è opinionista di trasmissioni televisive come Good Morning America. Con Garzanti ha pubblicato il bestseller internazionale Finché le stelle saranno in cielo (2012), Quando all’alba saremo vicini (2015), Farò di tutto per tornare da te (2017).

 Non perdiamoci di vista


FEDERICA BOSCO

Un romanzo che parla a tutte le generazioni, una storia intensa e struggente sui migliori anni della nostra vita

È l’ennesimo 31 dicembre, e Benedetta lo trascorre con gli amici della storica compagnia di via Gonzaga, gli stessi amici che, negli anni Ottanta, passavano i pomeriggi seduti sui motorini a fumare e a scambiarsi pettegolezzi, e che ora sono dei quarantenni alle prese con divorzi, figli ingestibili, botulino e sindrome di Peter Pan. Ma quello che, a distanza di trent’anni, accomuna ancora quei «ragazzi» è l’aspettativa di un sabato sera diverso dal solito in cui, forse, succederà qualcosa di speciale: un bacio, un incontro, una svolta. Un senso di attesa che non li ha mai abbandonati e che adesso si traduce in un messaggio sul telefonino che tarda ad arrivare. Un messaggio che potrebbe riannodare il filo di un amore che non si è mai spezzato nonostante il tempo e la distanza, che forse era quello giusto e che torna a far battere il cuore nell’era dei social, quando spunte blu, playlist e selfie hanno preso il posto di lettere struggenti, musicassette e foto sbiadite dalle lacrime. Una nostalgia del passato difficile da lasciare andare perché significherebbe rassegnarsi a un mondo complicato, competitivo e senza punti di riferimento, che niente ha a che vedere con quello scandito dai tramonti e dal suono della chitarra intorno a un falò. Fino al giorno in cui qualcosa cambia davvero. Il sabato diverso dagli altri arriva. L’inatteso accade. La vita sorprende. E allora bisogna trovare il coraggio di abbandonare la scialuppa e avventurarsi a nuoto nel mare della maturità, quella vera. Federica Bosco è una certezza per i lettori. Ogni suo romanzo diventa un bestseller grazie al passaparola inarrestabile. Un’autrice da oltre un milione di copie vendute, fonte inesauribile di nuove storie e nuovi, indimenticabili personaggi. Non perdiamoci di vista parla a tutti noi. Parla a tutte le generazioni. Perché il valore dell’amicizia non ha età. Perché tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati fermi ad aspettare che succedesse qualcosa, per paura o per inerzia. Ma la vera magia è rischiare, qualunque cosa accada.

FEDERICA BOSCO

Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice, ha al suo attivo una ricca produzione di romanzi e vari manuali di self-help. È stata finalista al premio Bancarella 2012 e il suo romanzo Pazze di me è diventato un film diretto da Fausto Brizzi. Con Garzanti ha pubblicato anche Ci vediamo un giorno di questi (2017) e Il nostro momento imperfetto (2018).

 La ladra di fragole

JOANNE HARRIS

Traduzione di Laura Grandi
Il vento ha ricominciato a soffiare, devo ascoltare la sua voce perché solo lui può dirmi cosa fare

Vianne Rocher ha finalmente imparato a chiamare casa il tranquillo villaggio di Lansquenet-sous-Tannes. Da quando è riuscita a vincere la diffidenza del curato Reynaud e degli altri abitanti con le dolci creazioni della sua cioccolateria, che spera un giorno di affidare alla figlia Rosette, si sente parte integrante della comunità. Finché, in un freddo venerdì di marzo, il vento che l’ha portata lì riprende a soffiare. E Vianne sa di non poterlo ignorare: è il segno che qualcosa sta per cambiare. Ben presto, la quiete di Lansquenet viene sconvolta dalla morte dello storico fiorista Narcisse, che lascia in eredità un terreno di cui Rosette è l’insolita beneficiaria. Si tratta di un dono inatteso e inspiegabile che riaccende antichi sospetti nei confronti della donna solare e un po’ eccentrica che resta pur sempre una voce fuori dal coro. Ma questo non è l’unico problema a cui Vianne deve far fronte. Poco dopo la morte di Narcisse, nel suo negozio rimasto vuoto, apre una nuova attività che sembra esercitare sugli abitanti di Lansquenet lo stesso fascino con cui un tempo «La Celeste Praline» di Vianne li aveva ammaliati. E lei non può permettere che una sconosciuta le metta i bastoni tra le ruote. Non le resta che affidarsi alle doti magiche sue e della piccola Rosette che, come lei, sembra avere la capacità straordinaria di leggere nel cuore delle persone e di indovinarne i desideri nascosti. Solo così potrà scoprire chi si nasconde dietro il nuovo negozio e fare chiarezza sul misterioso lascito di Narcisse. Dopo il grandioso successo di Chocolat, diventato un bestseller internazionale nonché un celebre film con Juliette Binoche e Johnny Depp, Joanne Harris riporta i suoi lettori nel cuore dell’amato villaggio di Lansquenet per ritrovare Vianne. E con lei l’arte di trasformare il cioccolato con ingredienti unici, diversi per ognuno di noi, ma capaci in egual modo di riportare la felicità anche quando si crede che niente possa tornare come prima.

JOANNE HARRIS

Joanne Harris, di padre inglese e madre francese, vive nello Yorkshire. Si è laureata al St Catherine’s College di Cambridge, dove ha studiato francese e tedesco medievale e moderno. Oltre a Chocolat, i suoi libri, pubblicati in Italia da Garzanti, sono: Vino, patate e mele rosse (1999), Cinque quarti d’arancia (2000), La spiaggia rubata (2002), La donna alata (2003), Profumi, giochi e cuori infranti (2004), Il fante di cuori e la dama di picche (2005), Le scarpe rosse (2007), Le parole segrete (2008), Il seme del male (2009), Il ragazzo con gli occhi blu (2010), Il giardino delle pesche e delle rose (2012), Le parole di luce (2013), Un gatto, un cappello e un nastro (2014), Il canto del ribelle (2015), La classe dei misteri (2016) e, con Fran Warde, Il libro di cucina di Joanne Harris (2003), Al mercato con Joanne Harris. Nuove ricette dalla cucina di «Chocolat» (2007) e Il piccolo libro di «Chocolat» (2014).

 Sotto un cielo sempre azzurro

ANDREA VITALI

Un romanzo profondo e delicato, in cui l’inconfondibile cifra ironica di Vitali si fonde con uno sguardo leggero e intimo sulla vita

La fortuna di Mattia si chiama Zaccaria. È suo nonno. Un tipo alto, magro, con i baffi e un vocione che fa tremare i vetri alle finestre. Da quando è venuto a vivere in casa del nipote, dividendo con lui la camera da letto perché altro posto non c’è, le cose sono cambiate da così a così. Per Mattia la noiosa vita di figlio unico è come se avesse ingranato la quarta e… via nei boschi a imparare i versi degli uccelli e il modo che usano gli alberi per comunicare fra di loro, a cercare castagne o a raccogliere ciliegie arrampicati sui rami. E la sera, aspettando di addormentarsi, il suono della voce del nonno che racconta storie incredibili di luoghi e persone mai sentiti prima. Un paradiso! con un sacco di verde intorno e un cielo sempre azzurro. Una mattina, però, quando si sveglia, Zaccaria non sembra più lo stesso. È serio, nervoso, e non si capisce di cosa stia parlando. La diagnosi del medico non lascia dubbi: non si può più tenerlo lì. E per Mattia il mondo intero sembra crollare di colpo. Possibile che il nonno sia così grave e non si tratti invece di uno dei suoi scherzi? Oppure è entrato in una realtà tutta nuova che si apre solo davanti agli occhi di chi la sa vedere? Con Sotto un cielo sempre azzurro Andrea Vitali ci porta nel luogo più intimo della sua fantasia. Ammicca, invitandoci a seguirlo dietro cancelli invisibili ma che cigolano davvero, in quello spazio della nostra mente in cui conserviamo la parte più vitale di noi stessi ma che spesso crediamo non sia più possibile raggiungere, quando invece non sarebbe così difficile scoprire la meraviglia che ci circonda, soprattutto in ciò che chiamiamo follia solo perché abbiamo paura di guardare il vero nascosto in ogni cosa.

ANDREA VITALI

Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956. Medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo Il procuratore, che si è aggiudicato l’anno seguente il premio Montblanc per il romanzo giovane. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago (premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio Bruno Gioffrè 2004), ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà), il premio Ernest Hemingway nel 2008 (La modista), il premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, il premio Campiello sezione giuria dei letterati nel 2009, quando è stato anche finalista del premio Strega (Almeno il cappello), il premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio dei lettori, nel 2011 (Olive comprese). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia, nel 2015 il premio De Sica e nel 2019 il Premio Giovannino Guareschi per l’Umorismo nella Letteratura. I suoi romanzi più recenti sono Gli ultimi passi del Sindacone e Certe fortune.

 Luci di guerra

MICHAEL ONDAATJE

Traduzione di Alba Bariffi
Una riflessione sull’incertezza che accompagna ogni ricerca della verità e sull’identità come prodotto di un complesso equilibrio tra ricordi e immaginazione

È il 1945 e Londra, al termine del conflitto, sta gradualmente tornando alla normalità. Una normalità estranea alla vita di Nathaniel e della sorella Rachel, cui la madre dà una notizia inaspettata: sta per trasferirsi a Singapore per lavoro e ha deciso di lasciarli in custodia a un conoscente, che i ragazzi hanno soprannominato «Falena». Di fronte a una scelta tanto categorica, Nathaniel e Rachel sono costretti ad accettare, anche se quell’uomo ambiguo non ispira loro la benché minima fiducia. Con il suo fare elusivo e criptico non ha l’aspetto di un tutore, e si accompagna spesso a un gruppo di personaggi eccentrici dall’aria poco raccomandabile. Eppure, giorno dopo giorno, Falena diventa per i due ragazzi una guida insostituibile, iniziandoli a un mestiere per cui non esistono manuali: farsi strada in un mondo dove niente è come sembra. Nathaniel e Rachel ci mettono poco a rendersi conto che è sempre meglio dubitare anche di chi crediamo di conoscere. Chi è davvero la loro madre? Come mai è partita in fretta, senza bagagli e senza dare notizie? Sono queste le domande che tormentano i fratelli e a cui ora, a quasi quindici anni di distanza dal giorno in cui tutto è cambiato, tocca a Nathaniel trovare una risposta. Deve farlo per soddisfare una curiosità che si è trasformata in bisogno di verità. Perché tutti portiamo dentro di noi tante storie quante sono le persone che attraversano la nostra esistenza, e ogni storia è il tassello di un mosaico più grande, la nostra memoria. Vincitore del Booker Prize e del Golden Man Booker Prize con il bestseller Il paziente inglese, Michael Ondaatje ci consegna un nuovo straordinario romanzo, che la stampa internazionale ha incluso nella lista dei migliori libri dell’anno. Luci di guerra è una vivida ed emozionante riflessione sull’incertezza che accompagna ogni ricerca della verità e sull’identità come prodotto di un complesso e fragile equilibrio tra ricordi e immaginazione.

MICHAEL ONDAATJE

Michael Ondaatje è nato a Colombo, Sri Lanka, nel 1943. Tra le sue opere Garzanti ha in catalogo Nella pelle del leone (1990), Buddy Bolden’s Blues (1995), Aria di famiglia (1997), Lo spettro di Anil (2000), Le opere complete di Billy the Kid (2002), Il cinema e l’arte del montaggio (2003), Divisadero (2008), L’ora prima dell’alba (2012). È anche autore di diverse raccolte poetiche, tra cui Manoscritto (1999). Il paziente inglese, da cui è tratto il film di Anthony Minghella vincitore di 9 Premi Oscar®, è stato insignito nel 2018 del Golden Man Booker Prize come miglior opera narrativa degli ultimi cinquant’anni.

 Il papa che voleva essere re 1849: Pio IX e il sogno rivoluzionario della repubblica romana


DAVID I. KERTZER

Traduzione di Paolo Lucca
 «Accurato nelle ricerche ed elegantemente narrato.»
 The Wall Street Journal
Novembre 1848. Pochi giorni dopo l’assassinio del suo primo ministro avvenuto nel cuore di Roma, papa Pio IX si ritrova prigioniero nel suo stesso palazzo: l’onda rivoluzionaria che sta sconvolgendo l’Europa sembra poter mettere fine al potere temporale se non addirittura all’istituzione stessa del papato. Così, travestito da semplice parroco, il pontefice scappa da una porta secondaria e parte per l’esilio. Eppure, solamente due anni prima, la sua elezione aveva generato profondo ottimismo in tutta Italia: dopo il pontificato repressivo di Gregorio XVI il popolo guardava al nuovo, giovane e benevolo papa come all’uomo che avrebbe traghettato lo Stato Pontificio verso la modernità, forse persino favorendo la nascita di un’Italia unita. Dal conflitto tra il desiderio di compiacere i sudditi e la paura, alimentata dai cardinali più conservatori, che ascoltarne le suppliche avrebbe provocato il crollo della Chiesa, scaturì invece una spirale di intrighi politici, tradimenti, colpi di scena, che si sarebbe conclusa nel 1870 con l’annessione di Roma al neonato stato italiano. David Kertzer possiede il raro talento di riportare in vita gli eccezionali protagonisti di queste vicende – Napoleone III, Garibaldi, Tocqueville, Metternich – e, unendo una narrazione avvincente e cinematografica all’accuratezza dell’analisi storica, getta nuova luce sul declino del potere religioso in Occidente e sulla nascita della moderna Europa.

DAVID I. KERTZER

David I. Kertzer insegna Italian studies presso la Brown University. Con Il patto col diavolo, dedicato ai rapporti fra Pio XI e Mussolini, ha vinto il Premio Pulitzer nel 2015. Tra gli altri suoi numerosi libri tradotti in Italia ricordiamo Prigioniero del papa re e I papi contro gli ebrei.

 La forza di essere migliori


VITO MANCUSO

Cosa significa in concreto fare bene? Perché dovrei compierlo? È possibile stare sempre dalla parte del bene?

Viviamo secondo un modello di sviluppo che adora gli oggetti, non la lettura, la cultura, la partecipazione sociale e politica. Consumiamo, inquiniamo, ma così devastiamo noi stessi e il nostro pianeta. Essere migliori è diventato quindi un’urgenza, e il lavoro etico e spirituale una necessità non rimandabile. Ma come far nascere, in noi, il desiderio di praticare il bene? Dove trovare una motivazione che sappia liberarci dalle catene dell’effimero/della società, una forza motrice che dia impulso al nostro costante bisogno di guarigione e al nostro infinito desiderio di bellezza? Riscoprendo le nostre radici che affondano nella cultura classica e nella tradizione cristiana Vito Mancuso ci accompagna in viaggio lungo il sentiero delle quattro virtù cardinali, e offre una nuova prospettiva di senso per le nostre vite in balìa dei tumultuosi venti dell’esistenza. Perché solo colui che non cerca più di vincere e di prevalere, ma recupera il senso profondo dell’essere forte, saggio e temperante, può infine essere giusto, e fiorire in armonia con il mondo.

VITO MANCUSO

Vito Mancuso, teologo e filosofo, ha insegnato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Padova. È autore, tra gli altri libri, di L’anima e il suo destino (2007), La vita autentica (2009), Obbedienza e libertà (2012). Il suo pensiero è oggetto di una monografia uscita in Germania nel 2011 (Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso). Per Garzanti ha pubblicato Io e Dio. Una guida dei perplessi (2011), Il principio passione (2013), Io amo. Piccola filosofia dell’amore (2014), Questa vita (2015), Dio e il suo destino (2015), Il coraggio di essere liberi (2016), Il bisogno di pensare (2017) e La via della bellezza (2018).

 Piazza Fontana Dove cominciò l’ultima guerra italiana


GIANNI BARBACETTO 1969-2019: a cinquant’anni dalla strage che ha sconvolto il paese i misteri, i depistaggi, i segreti di una stagione oscura.

Il 12 dicembre 1969, una bomba scoppia all’interno della Banca nazionale dell’agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 17 morti e 88 feriti. È la «madre di tutte le stragi», il prologo di una stagione di violenti attentati che insanguinerà l’Italia negli anni successivi, ma per Gianni Barbacetto rappresenta anche il primo atto di una strategia eversiva molto più ampia e ispirata a un sistematico disegno criminale. Quell’ordigno segna infatti l’inizio di una «guerra non ortodossa»: da una parte, un esercito occulto, senza divise e senza bandiere ma pronto a tutto, che riteneva di combattere contro il «mostro» comunista; dall’altra parte, cittadini inermi con l’unica colpa di trovarsi al momento sbagliato nel luogo sbagliato: una banca, un treno, una piazza, una stazione. Dopo gli anni dell’orrore e dell’indignazione, e dopo il fallimento quasi completo della via giudiziaria, quelle stragi sono state ridotte a occasione per meste cerimonie di commemorazione. Questo libro, frutto di una ricerca di decenni, dà voce in presa diretta ai magistrati che hanno indagato sull’eversione, getta nuova luce su eventi tra i più oscuri della nostra Repubblica, li collega tra loro e sottolinea come le vicende siano ormai chiare, le responsabilità accertate, il disegno e le connessioni svelati. E ribadisce che raccontare resta un dovere per non dimenticare.

GIANNI BARBACETTO

Gianni Barbacetto è giornalista e scrittore. Ha lavorato nelle redazioni dei settimanali «Il Mondo», «L’Europeo», «Diario», ed è oggi una delle principali firme de «il Fatto Quotidiano». Il suo ultimo libro, Angeli terribili, è uscito per Garzanti.

1989 Storia della primavera europea

TIMOTHY GARTON ASH

 Traduzione di Marco Papi
 «Una straordinaria combinazione di giornalismo di qualità, riflessione e brillante analisi politica.»
The New York Times Book Review
Nel 1989, anno fondamentale per le sorti del nostro continente, Timothy Garton Ash è l’eccezionale testimone di momenti epocali: è a Varsavia il 4 giugno, quando si svolgono le prime elezioni parzialmente libere dalla seconda guerra mondiale che portano alla nascita di un governo non comunista in Polonia; è a Budapest dodici giorni dopo, quando possono finalmente tenersi i funerali di stato dell’ex primo ministro Imre Nagy, giustiziato trentun anni prima dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria; è a Berlino quando cade il muro; ed è a Praga dietro le quinte del Teatro della Lanterna Magica, dove Václav Havel organizza la sua rivoluzione di velluto. Questo libro, arricchito oggi da un nuovo capitolo in occasione del trentesimo anniversario degli eventi descritti, è il resoconto dettagliato di quei giorni concitati di euforia ed emancipazione, il racconto in prima persona di un mondo che collassa e di un nuovo ordine che da quelle macerie nasce ricco di speranza.

TIMOTHY GARTON ASH


Timothy Garton Ash è professore di European Studies presso l’Università di Oxford, Isaiah Berlin Professorial Fellow presso il St Antony’s College di Oxford e Senior Fellow all’Hoover Institution dell’Università di Stanford. I suoi contributi appaiono regolarmente sul «New York Review of Books» e sul «Guardian», e in Italia su «la Repubblica». Con Garzanti ha pubblicato anche Libertà di parola e Il dossier. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui l’International Charlemagne Prize e il George Orwell Prize. 1989. Storia della primavera europea, pubblicato per la prima volta nel 1990, è stato tradotto in venti lingue.




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