TITOLO: SE SOLO NON TI AVESSI INCONTRATO
AUTORE: INGRID RIVI
EDITORE: SELF PUBLISHING
DATA DI USCITA: 15 OTTOBRE
GENERE: ROMANCE CONTEMPORANEO (AUTOCONCLUSIVO)
IL LIBRO SARÀ DISPONIBILE SIA IN CARTACEO CHE IN E-BOOK
TRAMA
"Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali."
Radici profonde per restare aggrappati ai propri ideali e ali spiegate per alzarsi e librare sopra ogni convenzione. Questa è Faith. Bella, intraprendente, sicura di sé e instancabile nel suo lavoro di architetto, un lavoro che ama e in cui mette l'anima e pezzi di cuore. Ma Faith non è solo questo, lei è la luce, Faith è il faro. È tutto ciò che Connor non ha mai conosciuto prima, perchè Faith è diversa da Zoe, la donna che l'ha tradito.
Manager di successo, Connor è prima di tutto un uomo ferito dal passato, un uomo che teme l'amore tanto quanto Faith, limitato dai pregiudizi sulle donne e chiuso nelle sue prigioni mentali. Eppure, il destino, ha deciso che un loro incontro scontro diventi ben presto una sfida per entrambi a superare le proprie paure; tra orgoglio e pregiudizi, dubbi e fraintendimenti, abbandoni e ritorni, fino a quando Faith e Connor saranno costretti a decidere se spiegare le ali verso la felicità, restando saldi a forti valori, o perdere tutto.
Un romanzo accattivante e leggero, dove il perdersi tra le righe sarà dolce e facile, divertente e stuzzicante.
Radici e ali...si può essere entrambe le cose senza conflitti interiori?
Faith e Connor dovranno scoprirlo a loro spese.
Recensione
Buongiorno
lettori, oggi torno a parlarvi dell’autrice Ingrid Rivi, di cui avevo già letto " Questioni di scelta", recensione qui.
E che
ho avuto il piacere di intervistare Link.
Ho
avuto la fortuna di poter leggere in anteprima il suo ultimo libro “Se solo non
ti avessi incontrato” e ora vi racconto cosa ne penso.
L’autrice
ci racconta una storia che racchiude al suo interno due punti fondamentali, il
pregiudizio e la fiducia.
Il
primo è un sentimento che spesso ci vediamo costretti ad affrontare nella
quotidianità o semplicemente ne siamo spettatori. Qui Ingrid ce lo racconta
attraverso Connor, un uomo fondamentalmente che ha tutte le carte in regola per
abitare i sogni di ogni donna, ma che ha una grande pecca, tende quasi
inconsapevolmente ad affidarsi solo all’apparenza. Sia che questa si presenti
sotto forma di persona, sia per quanto riguarda il lavoro.
“Il dopo Zoe mi
ha insegnato qualcosa: attaccare, colpire e non voltarsi indietro a soccorrere
i feriti.”
Lui
persevera e fatica a guardare oltre, spesso mi sono sentita complice e solidale
con Faith e forse al posto suo non so se avrei dato lui così tante possibilità,
soprattutto dopo alcuni comportamenti.
E poi c’è
la fiducia, questo grande atto di coraggio che accomuna i due protagonisti e
che darà loro non pochi problemi. Si perché entrambi chi per amore, chi per
difesa, si troverà a combattere questo sentimento. Riusciranno Faith e Connor a superare i loro
limiti? E ancora, riusciranno a dare una
concreta opportunità all’amore?
“La palambra es
un ala del silencio, el fuego tiene una mitad de frio”
“La parola è un’ala
del silenzio, il fuoco ha una metà di freddo”
La
scrittura fluida ma soprattutto appassionata dell’autrice, mi ha fatto divorare
le pagine. Una lettura leggera ma al tempo stesso riflessiva.
I suoi
personaggi non sono mai banali, sono forti, coinvolgenti e in grado di
trasmetterti ogni loro pensiero e azione.
Si
percepisce una grande ricerca da parte dell’autrice sull’argomento
architettura, è stata bravissima e credibile nelle descrizioni e nell’uso delle
parole.
La
trama trascina e attrae il lettore, non è mai piatta o scontata anzi, grazie ai
continui battibecchi dei due protagonisti, alleggerisce e ravviva in
contemporanea la lettura.
Ho
amato tutto di questa storia, sono tante le emozioni che mi ha scatenato, ed è
stato bellissimo perdersi e sognare ad occhi aperti, grazie alle parole di
questa autrice.
“Concedere la
fiducia è come dare una parte di sé stessi a qualcuno e non voglio più essere
calpestato per un errore di valutazione.”
Alla
prossima, Emanuela.
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