Titolo: Minella
Autrice: Maria Mollo
Genere: Racconto narrativa contemporanea
Pubblicato
da: Booksprint
(22 febbraio 2019)
Pagine: 66
Sinossi
Minella nasce nei primi
del Novecento da famiglia nobile. Testimone di due guerre mondiali, dovrà
difendersi dalle avversità che la vita le pone davanti. Lotterà con coraggio e
dignità fino alla fine della sua esistenza.
*****
I RACCONTI DELLA SERA
di Domenico Faniello
Lupi Editore
La velocità, la
rapidità, la capacità di scambiare foto, di inviare saluti e di vivere connessi
in rete, rappresentano le basi dello sviluppo tecnologico dell’era moderna.
Un’epoca caratterizzata dai grandi successi in tutti i campi, che hanno
migliorato il lavoro dell’uomo, ha aumentato la speranza di vita degli esseri
umani, hanno ridotto i tempi di spostamento. Si potrebbe stilare una lista
lunghissima di miglioramenti, un elenco infinito. Il prezzo? Più social meno
rapporti sociali, più giochi virtuali meno attività fisica, più uso di
strumenti elettronici meno utilizzo delle proprie capacità, minor sforzo per
cercare di raggiungere i propri obiettivi.
Il narratore della
sera è un personaggio moderno che desidera ascoltare e farsi ascoltare; ritorna
alle sue origini, interpretando la figura del nonno che soleva riunire intorno
al camino i suoi nipotini per raccontare delle storie vere, di vita vissuta e ricca
di esperienza. Amava utilizzare un linguaggio semplice, un linguaggio parlato,
di uso comune, per arrivare direttamente alle menti e ai cuori dei suoi
ascoltatori.
Non una riproposta del passato, ma una
continuazione in chiave moderna.
Fino all’arrivo dell’era digitale,
intorno al fuoco si soleva raccontare,
storie e racconti, tramandati da
generazioni,
radici profonde delle proprie
tradizioni.
Grandi racconti, storie di vita,
dagli anziani, esperienza trasferita,
per spiccare il volo, con la maggiore
età.
e verificarne, nella vita,
l’applicabilità’.
Oggi è diverso, con l’era digitale,
si ha sempre meno tempo per parlare,
Per confrontarsi poche e rare
occasioni,
Più cellulari, computer e poche
tradizioni.
L’era moderna, nuove opportunità,
si è resa conto delle difficoltà,
senza radici non puoi’ sperare,
di avere ali per poter volare.
*****
Il Cherubino
di Laura Cialè
Edizioni Anicia, Roma
Copertina di Antonella Monterisi
Dopo il successo di Rondinella,
al quarto romanzo Laura Cialè ci regala uno storico di epoca recente intitolato
Il Cherubino che si svolge dal 1918 al 1940. Diviso in tre parti e un
epilogo è anche un romanzo di formazione.
Il tracciato di vita di Arnaldo Ianni,
un essere dalla bellezza superlativa e dalle forme perfette, quasi “un ponte
tra la terra e il cielo” e per questo soprannominato Il Cherubino nell’epoca più buia del secolo scorso, quella del
ventennio fascista.
Arnaldo nasce nell’ameno borgo
abruzzese di Scanno nel 1918 in una famiglia di pastori. È l’unico orgoglio di
suo padre per essere nato maschio dopo tre femmine. Sin da piccolo si manifesta
differente per aspetto fisico, per temperamento e per motivazioni. Già da
ragazzino è un campione di corsa, salti e lanci, specialità acquisite in modo
naturale sulle sue montagne ma è alla ricerca della sua vera identità che gli
appare nebulosa in ogni circostanza.
Dal Parroco e dal padrino benefattore,
il Duca De Sanctis, viene indirizzato alla vita seminariale. Una volta arrivato
nella Capitale conosce Mario Rinaldi, un giovane dirigente della GIL, fascista
convinto e campione di atletica pesante, che lo fa assurgere agli allori
agonistici e alle soglie dell’eternità come modello per le statue dello Stadio
Littorio, a esaltazione della gloria patria.
Un vero colpo di fulmine che gli cambia
la vita in modo drammatico.
Arnaldo prende coscienza di essere
omosessuale e anziché fama riporterà tormenti e sopraffazioni per il suo essere
diverso e troppo speciale fino a essere deportato al confino delle Tremiti.
Menzogne, delusioni e pentimenti
coinvolgeranno altri personaggi emblematici come il duca Taddeo e Clara
D’Orazio, l’ingenua ragazza innamorata di Arnaldo, ma soprattutto Mario Rinaldi
che verrà messo di fronte alle proprie responsabilità.
Dall’angolazione personale dello
spaccato storico, l’intreccio di vicissitudini e colpi di scena terminerà nel 1940
allo scoppio della seconda guerra mondiale con un epilogo conclusivo negli
anni’60.
Edizioni Anicia, Roma e tra breve anche
in e-book.
Un romanzo intenso, a volte drammatico,
che segna il lungo processo di accettazione del sé di un giovane nato in un’epoca
di negazione dei valori originali di ogni persona. Una narrazione che apre a un
messaggio di solidarietà e di speranza nel trascendimento di gravi pregiudizi e
nella rigenerazione di situazioni durante il tragico preludio alla seconda
guerra mondiale.
Laura Cialè è
nata e vive a Roma.
Psicologa, ex Dirigente scolastica, ha scritto e pubblicato
i seguenti libri di narrativa con le Edizioni Anicia, Roma:
“Tutti i fiori del
mio giardino “(2016);
“Una donna in
leasing “(2017):
“Rondinella” (2018), premiata al concorso Cumani-Quasimodo indetto da
Aletti Editore.
Ciascun libro è anche in versione e-book su Amazon.
Racconti:
“Il figlio nato lontano” del 2015 nell’antologia EWWA “Italia terra d’amori, d’arte e sapori”,
“Santo Sciuvanni”
del 2016, racconto selezionato e pubblicato sul web per il contest Salento in
love,
“Autobus” nel 2017
pubblicato sul web,
“RSA” del 2018 che
ha ricevuto il primo premio speciale “Clemente Riva” al Concorso nazionale 500
parole di Ostia ed è stato pubblicato nell’omonima antologia.
“Lo strano caso della
dama del quadro” del 2018 finalista al concorso letterario “Tre Colori
2019” del Festival internazionale “Inventa un film”.
“Da toccare con mano”
del 2019 e “La confessione” del 2019 in via di pubblicazione in
un’antologia di racconti.
*****
Titolo:
Mi
voglio raccontare.The true story of my life.
Autrice:
Vanda Colangeli
Pagine: 228
pagine
Editore:
AP
Aldo Primerano (28 ottobre 2015)
Collana:
Scrittori per passione
ISBN-10:
8898706111
ISBN-13:
978-8898706112
Una
donna di carattere che scrive con sincerità e senza filtri perchè attenta a non
condizionare la realtà vissuta.
Cose
e luoghi.
Momenti
e circostanze con l'umore altalenante di una vita vissuta intensamente e che ha
reso spesso la città di Antrodoco vetrina del suo racconto.
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