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giovedì 9 maggio 2019

Intervista all'autrice Ilaria Ferraro - autrice Csu


Benvenuta Ilaria, stavolta dopo averti conosciuta di persona, averti intervistata con Simona, e avervi lette, ho pensato sarebbe stato carino conoscerti un pochino di più quindi grazie di aver accettato.

- Chi è Ilaria nella vita di tutti i giorni? Hai hobby e passioni, ce le racconti?

Prima di tutto sono una moglie e una mamma, per scelta, mi piace specificarlo. Dopo larrivo del mio secondo figlio infatti ho deciso di lasciare definitivamente il mio lavoro, nonostante riguardasse la mia più grande passione, i viaggi. Ho scelto di dedicarmi alla mia famiglia a tempo pieno e, anche se a volte sclero un po, sono ancora convinta di aver fatto la scelta giusta. Sono cresciuta con una madre molto partecipe alla mia vita e ho sempre saputo che sarei stata una mamma molto simile a lei. Nella routine famigliare, sempre pienissima di cose da fare, per sopravvivere cerco comunque di ritagliarmi quotidianamente un po di spazio per me, penso sia importante per ricordarmi ogni giorno di essere Ilaria, al di là dellessere moglie e mamma. Mi tengo impegnata in diversi modi a dire il vero: ho unindole creativa e mi piacciono tutti gli hobby che implicano luso della manualità, per questo mi diletto realizzando idee regalo, adoro cucinare e sperimentare nuove ricette insomma tutto ciò che è home made su di me esercita un fascino particolare. Certo non dimentico la lettura (sono una divoratrice di libri!), anche se, durante lanno scolastico, il tempo a mia disposizione è troppo poco purtroppo, devo centellinare le letture e il mio rapporto coi libri è per la maggior parte associato allo studio dei miei figli. E allora aspetto con ansia il periodo estivo (ci siamo quasi, evviva!) per rifarmi abbondantemente: la mia idea di vacanza infatti è spiaggia, sdraio e un buon libro. Dulcis in fundo arriva la scrittura, un passatempo fiorito solo negli ultimi anni, ma che ho nel sangue da sempre. Sono cresciuta scrivendo di tutti quelli che mi circondavano e di ciò che mi accadeva, diari e diari di racconti e segreti, alcuni li conservo ancora.

- Insieme a Simona formi un duo strepitoso, siete un vulcano di simpatia ed energia, se potessi descrivere questo vostro rapporto, come lo faresti?

Beh, intanto grazie per il complimento Noi ci definiamo sorelle non di sangue e questo significa che siamo molto più che amiche, semplicemente ci siamo trovate (e, pensa, senza nemmeno cercarci!). In realtà la scrittura a quattro mani è solo il coronamento del nostro rapporto, ci vogliamo un gran bene: ci completiamo, sappiamo di poter contare una sullaltra, di poter essere sincere in ogni frangente e questo è possibile anche e soprattutto perché, se per molti versi siamo molto simili, per altri siamo diametralmente agli opposti.

-Tu personalmente cosa hai ricevuto da questa collaborazione e prima di tutto amicizia? Come e quanto ha inciso il vostro lato personale nel vostro scrivere, nel senso ognuna di voi avrà dato un qualcosa di diverso alla storia, ci spieghi?

Rischio di risultare sdolcinata, ma ti rispondo con la verità: ne ho guadagnato unesperienza indimenticabile che, al di là di quanto potrà accadere in futuro, legherà me e Simona per sempre. Le sarò sempre grata per avermi chiesto di lavorare con lei, forse da sola non avrei mai avuto il coraggio di pubblicare qualcosa. Stiamo vivendo la realizzazione di un sogno.
Per quanto riguarda lo scrivere, io sono molto emotiva, vivo tutto di pancia e anche durante la stesura non ho potuto esimermi dal mettere molto di me nella storia, soprattutto quando vestivo i panni della protagonista di Le verità di Numeesville, Sophie, in cui mi rispecchio molto, pertanto di sicuro il mio carattere ha inciso sulla mia scrittura, ma anche quello di Simona comunque. Diciamo che è stata una bella lotta.

- Per te è stata la prima esperienza come scrittrice? Cosa vedi o cosa vuoi nel tuo futuro in questo campo?

Sicuramente desidero continuare, scrivere mi piace moltissimo, mi fa viaggiare con la fantasia, dimenticare le preoccupazioni quotidiane e vivere in luoghi lontani e anche immaginari. Quando sono davanti al PC il tempo si annulla e mettere i pensieri nero su bianco ha il potere di tirare fuori la mia parte migliore, anche se normalmente sono molto severa e critica con me stessa e mi ritrovo a correggermi una marea di volte. Adoro immedesimarmi nei personaggi e creare per loro situazioni particolari, se poi riesco a metterci emozioni e suspense ancor meglio. Mi piace pensare che, forse, a qualcuno dei miei futuri lettori arriveranno le sensazioni che provo io nel momento in cui scrivo.

- CSU cosa è per te, cosa rappresenta?

Il Collettivo è una bella realtà che sta crescendo bene e in fretta. Lo spirito con cui il direttivo lha creato è meraviglioso e ammirevole, si tratta di una validissima possibilità per tutti gli autori di far conoscere i propri libri in modo, oltretutto, divertente. Durante le fiere CSU ci si sente parte di una grande famiglia dove tutti danno il proprio contributo in base alla propria esperienza e indole. Lo consiglierei, anche solo per provare.


- Ora, come mi avete anticipato al Modena Buk, vi state buttando in una nuova avventura, parlacene, di cosa si tratta?
 
E un progetto in cui personalmente ho creduto molto, ma nato anche lui per caso, non previsto quando abbiamo iniziato a collaborare per il nostro thriller. Si tratta della dilogia Legàmi che rappresenta la versione per ragazzi di Le verità di Numeesville: su richiesta dei nostri figli (il mio in particolare è un lettore accanito, chissà da chi avrà preso) abbiamo partorito lidea di trasformare il nostro romanzo e renderlo adatto anche a un pubblico di lettori di più giovane età. Abbiamo quindi revisionato il testo, modificandolo in certi punti e anche censurando le scene hot, lo abbiamo poi diviso in due parti creando così una serie di due volumi appunto; lintenzione era anche di renderlo più leggero, perché in effetti le 404 pagine della versione per adulti avrebbero potuto spaventare un pochino i ragazzi. In contemporanea abbiano coinvolto la classe di mio figlio che frequenta il Liceo Artistico di Arese aprendo, in collaborazione con la docente di discipline pittoriche, un laboratorio per creare la cover e le illustrazioni interne del libro. Insomma si tratta di un lavoro che ha viste impegnate ben più delle nostre quattro mani, mie e di Simona.
Il primo volume Legàmi - illusioni di verità è già disponibile su amazon e siamo molto soddisfatte del risultato finale. Il secondo volume sarà pronto credo per Natale, o forse anche prima. Ci piace pensare che magari, con questa nostra iniziativa, riusciremo ad avvicinare qualche ragazzo alla lettura.

- Dopo questa, avete già idee o progetti in lista? Singolarmente pensi che pubblicherai in un futuro qualcosa di tuo?

Il progetto più imminente è quello di iniziare la stesura del sequel di Le verità di Numeesville, naturalmente sempre in collaborazione con Simo: abbiamo già una traccia di massima, ma so già che, quando poi ci metteremo seriamente a scrivere, tutto verrà stravolto. Ed è la cosa più divertente a pensarci bene! Ci aspettano mesi di follia pura e non vedo lora di cominciare Numeesville ci sta già chiamando a gran voce.
Per quanto riguarda progetti individuali, beh, mai dire mai. In effetti ho due o tre idee allo stato embrionale che aspettano fiduciose in una cartella del mio PC. Forse un giorno vedranno la luce. Per ora rimangono ancora sogni nel cassetto, ma quello di cui sono certa è che la mia socia sarà in qualche modo coinvolta, quindi deve tenersi pronta!

- Ora ti chiedo hai una frase scritta da te o da altri che in qualche modo ti accompagna da sempre?

Mmm questa è un proprio una bella domanda, un po alla Marzullo ;)
In realtà non esiste una frase del genere per quanto mi riguarda, anche perché negli anni sono molto cambiata, così come la mia modalità di rapportarmi col mondo. Forse, se dovessi proprio sceglierne una che mi è rimasta impressa e descriva il mio modo di vivere, sarebbe questa: Sii te stesso. Il mondo adora loriginale dellattrice Ingrid Bergman. Credo che ognuno debba sempre essere ciò che è e non voler sembrare o somigliare a nessun altro, ognuno di noi ha qualcosa di speciale da valorizzare che lo rende unico.

Vorrei però concludere ringraziandoti di cuore per questa intervista, sono stata davvero contenta di conoscerti di persona a Modena e mi ha fatto molto piacere rispondere alle tue domande, si vede che sono state dettate dalla passione e dalla dedizione con cui curi il tuo blog.

Grazie mille davvero. A presto, e in bocca al lupo per tutto. Emanuela.



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