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venerdì 19 aprile 2019

Recensione - LA DIVA SIMONETTA – LA SANS PAR - di Giovanna Strano


TITOLO: LA DIVA SIMONETTA – LA SANS PAR
AUTORE: GIOVANNA STRANO
GENERE: STORICO
PAGINE: 269
EDITORE: AIEP EDITORE 

TRAMA

Lo scenario del romanzo è la Firenze della seconda metà del '400, quella di Lorenzo il Magnifico, un'epoca storica singolare per la ricchezza culturale e l'effervescenza politica che connotano la fioritura dei Comuni e delle Signorie. L'esuberanza artistica della società del tempo fa da coronamento a una storia vera, celata in documenti del periodo sepolti in archivi e biblioteche, e velata nelle opere d'arte del Botticelli, del Ghirlandaio, di Benozzo Gozzoli e altri grandi maestri. È la storia di una giovane donna, Simonetta Cattaneo Vespucci, amata da Giuliano e da Lorenzo de' Medici, ma anche da altri, come Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici e dallo stesso Botticelli. La figura del maestro emerge nitida nel romanzo e Simonetta ne è la musa ispiratrice delle opere più importanti, fra cui la famosissima Primavera.

RECENSIONE

La storia di Simonetta Cattaneo è la storia di una donna bellissima, forte e determinata, che spicca sin da subito nella corte dei Medici, la famiglia più influente della Firenze del Quattrocento, scatenando le simpatie di alcuni personaggi come l’affascinante ed appassionato Giuliano de' Medici e il burbero Sandro Botticelli, artista affermato nella grande città rinascimentale.
Simonetta è una ragazza molto giovane quando viene promessa in sposa ad un ragazzo che non conosce, tale Marco Vespucci, e non si rende immediatamente conto che la sua famiglia, così come quella del suo futuro marito, sono più interessate al bene del proprio patrimonio che al benestare fisico e psicologico della figlia.
Sradicata così dalla sua terra d’origine, Portovenere, a cui si sente profondamente legata non solo per nascita, ma anche dal forte ascendente che il mare e la spiaggia esercitano su di lei sin dalla più tenera età, Simonetta si trasferirà nella maestose Firenze, dove imparerà ben presto che una vita fatta di lustro, suntuosi abiti ed esagerate acconciature, non basterà a celare il marcio di una società basata su tradimenti, complotti, antipatie reciproche e personalità corrotte dall’insaziabile fame di potere.
Si ritroverà a fare i conti con uomini che la considerano soltanto un trofeo da esporre durante le riunioni più importanti e rinomate dell’alta società in cui alla parola di una donna non verrà mai dato il giusto peso, schiacciata dalla bigotta convinzione che essendo un individuo di sesso femminile non riesca a tenere testa a quegli uomini che vogliono imporre a tutti i costi la loro personalità.
Ma la donna, ormai matura e sempre più convinta che quella non sia la vita che ha sempre desiderato, riuscirà a distinguersi non solo per la singolare bellezza che ispira le splendide opere del Botticelli, ma anche per la tenacia e l’eleganza con cui difende i propri princìpi senza tuttavia mai mancare di rispetto a nessuno.
Trovo questo libro una vera perla storica, che mi ha conquistata sin dalle prime pagine, portandomi a leggerlo fino alla fine in poche ore, in quanto lo stile di scrittura è di facile comprensione e fluente, mai prolisso o noioso, anzi: il lettore si troverà sulle spine fino alla fine, tra colpi di scena e situazioni in cui si troverà ad empatizzare in tutto e per tutto la protagonista.
Ho gradito l’ambientazione nella corte di una delle famiglie più famose e più potenti che ha scritto la storia non solo di Firenze, ma anche di tutta Italia, però ho preferito di gran lunga la descrizione di Portovenere, un luogo paradisiaco bagnato da uno splendido mare che mi ha fatto immaginare di essere lì coi piedi immersi nella sabbia, avvolta dall’aria fresca e salmastra.

“...la strada che portava al grande arco di accesso al palazzo, le casupole sottostanti fino al golfo, dove le barche dei pescatori restavano ancorate in attesa del tempo migliore per la pesca. Poteva anche esaminare il lavoro nella baia dei pescatori che sistemavano le reti e i carretti che, in un andirivieni incessante, trasportavano la merce verso l’entroterra. Le donne, con larghe ceste portate a braccio o sul capo, si recavano costantemente verso il fiume Neto per fare il bucato e ogni cosa restituiva un senso d’armonia e di operosità rassicurante.”

La caratterizzazione dei personaggi è molto buona, ma i miei preferiti rimangono ovviamente la Diva Simonetta, perchè l’ho trovata una donna forte e delicata nello stesso istante, fiera come una regina, ma umile come una serva, dal grande cuore in grado di donare tanto amore che, scoprirete, inizialmente le verrà negato. L’altra figura è senza dubbio l’affascinante e tormentato Giuliano de' Medici, che farà di tutto per conquistarla e che verrà respinto anche più volte, ma non si arrenderà, in quanto inguaribile romantico che crede nella forza del vero amore.

“Ciò che voi desiderate è nei miei pensieri da quando l’ho vista per la prima volta, appena giunta a Firenze. Sono venuto a conoscere il mare che tante volte ho scorto frangersi nei suoi occhi. Il mare è immenso e forte, e nulla può scuoterlo dalla sua fermezza.”

Consiglio vivamente questo libro a chi ama la storia e a chi vuole gettarsi a capofitto in una lettura ricca di poesia, amore, passione, ma anche di colpi di scena, sofferenze e dolori, ma ancora di più la consiglio a tutte noi donne, esseri così fragili ma anche capaci della forza più travolgente.

Alla prossima, Chiara!

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