Buongiorno Ingrid ci ritroviamo dopo esserci conosciute
durante il Modena Buk, entrambi abbiamo partecipato come membri del Csu e in
quell'occasione ho avuto il piacere di poterti fare qualche domanda. Dato che
mi sono trovata molto bene con te e mi hai incuriosita sia come persona che
come scrittrice, ho pensato che sarebbe stato bello conoscerti più a fondo e
farti conoscere anche a chi non ti ha ancora letta.(Articolo Modena Buk)
Quindi
inizio con la domanda di rito, chi è Ingrid nel quotidiano e quali sono i tuoi
hobby o passioni?
Ciao Emanuela, ti ringrazio per l'opportunità che mi dai.
L'esperienza di Modena per me è stata la prima con il CSU e sono rimasta
piacevolmente colpita dallo spirito di collaborazione e di amicizia di tutti i
partecipanti.
Nel quotidiano sono una mamma di due bambine, una di 12 e
l'altra di 5 anni, perciò la mia prima passione sono loro. Cerco di essere una
mamma presente e per questo mi sono ritagliata la possibilità di lavorare
part-time in modo da dedicare loro più tempo e più attenzione. Oltre a scrivere
sono un'accanita lettrice, mi piacciono generi diversi dal romance ai gialli,
all'avventura al fantasy ai libri per ragazzi. Adoro cucinare e fare lavoretti
di découpage.
-
Come ho scoperto durante la nostra prima chiacchierata, tu nasci come
scrittrice di libri per ragazzi, com'è nata questa tua propensione rivolta a
loro? e come poi è stato il passaggio da quel genere al genere romance?
Hai ragione, ho iniziato pubblicando libri per ragazzi,
perché essendo mamma e avendo la passione per la scrittura volevo lasciare alle
mie ragazze un ricordo "speciale" della loro infanzia, qualcosa che
potessero portare nel cuore una volta diventate grandi. Però il mio vero sogno
nel cassetto era quello di scrivere per adulti e dopo un anno passato a
produrre molto per ragazzi ho iniziato a essere "stanca", così,
grazie soprattutto a mia figlia che mi ha consigliato di seguire il mio cuore è
"nato" Questioni di scelta il mio romance contemporaneo.
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Scrivi da tempo, qual'è la cosa che ti ha spinta a pubblicare e a far conoscere
le tue storie?
Scrivo fin da ragazzina, ho iniziato partecipando ai
concorsi letterari di poesie e poi mi sono spostata sui racconti. Un po' alla
volta ho iniziato ad alzare la classica asticella, volevo sempre di più e
pubblicare credo sia il passaggio naturale per chi piace scrivere. Ricevere i
commenti dei lettori, sapere che le storie che hanno fatto emozionare me danno
le stesse emozioni anche ad altri è gratificante e mi dà lo stimolo per
continuare.
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Parlaci dei tuoi libri e dei loro personaggi.
Questioni di scelta è una storia romantica dove la
protagonista Letizia Castelli è prossima al matrimonio, ma a poche settimane
dal fatidico "si" le succedono un po' di disavventure. La sua vita
all'apparenza perfetta non risulterà essere tale e tutto ciò in cui credeva
inizia a essere messa in discussione, perché la vita è fatta di attimi, di bivi
che intersecano strade e in base a quella che noi scegliamo ci porta in una
direzione piuttosto che in un altro. E' un libro dove l'ironia e i buoni
sentimenti sono un po' i fili trainanti e dove viene approfondito un tema a me
molto caro, quello della diversità. Per Letizia non esiste il
"diverso" per lei siamo tutti ugualmente diversi.
La Radura di Grondal è un libro di avventura per la
fascia di età dai 6 agli 11 anni, che mi ha dato diverse soddisfazioni in
ambito internazionale ha infatti ottenuto due riconoscimenti, miglior favola al
Premio letterario Città di Cattolica e miglior trama ai Dickens Award di
Napoli. E' un libro che affronta in modo ironico, con un pizzico di magia tra
animali parlanti il tema dell'importanza della lettura perché la conoscenza può
rendere schiavo o libero un popolo.
Le storie del bivio invece è una raccolta di racconti,
una narrativa storica che rivisita il periodo della seconda guerra mondiale
attraverso le lettere che i soldati mandavano dal fronte, le storie di un paese
che si intersecano l'una con l'altra.
-
Cos'è per te scrivere?
Per me scrivere è qualcosa che fa parte di me fin da
quando ero bambina. Il mio sogno nel cassetto che ho inseguito per gran parte
di tutta la mia vita e che ho fatto di tutto per realizzare.
-
Fantasia e realtà quanta ne troviamo nelle tue storie? Da cosa vieni ispirata
maggiormente durante la scrittura?
Fantasia tanta, ma anche realtà. C'è molto di me nei miei
personaggi, Letizia di Questioni di scelta ad esempio le ho attribuito più
caratteristiche mie di quanto avrei voluto. Le piacciono le patatine mangiate
con le dita, la cioccolata e la saga di Star Trek. L'ispirazione nasce talvolta
dalle cose che mi circondano, per le Storie del bivio ad esempio mi sono
appassionata delle lettere che i soldati mandavano dal fronte, la loro
intensità, la disperazione di quegli anni di privazione e di morte, sentimenti
espressi con una sincerità da aprirmi il cuore e in un'epoca dove ci siamo
ridotti a comunicare con messaggi e emoticon, il sapersi esprimere in modo così
vero e senza filtri mi ha davvero fatta innamorare.
-
Com'è nata la tua collaborazione con il Csu- Collettivo scrittori uniti- ? Cosa
ne pensi di questa realtà?
Come ti dicevo il Buk Festival di Modena è stata la mia
esperienza con il Csu, il mio incontro con loro è stato del tutto occasionale.
Sono una scrittrice emergente e come tale ho necessità di fare conoscere i miei
libri, loro mi hanno dato la possibilità di partecipare a fiere di cui non
sarei riuscita in un altro modo. Una bella realtà, coinvolgente, fatta di
persone che credono in un sogno, proprio come me.
-
Attualmente stai lavorando a qualcosa? Che progetti hai per il futuro?
Attualmente sto lavorando ad altri romance contemporanei
autoconclusivi, e uno di questi uscirà verso l'autunno. Ho anche terminato una
trilogia urban fantasy, ma non so ancora dire quando riuscirò a pubblicarlo,
molto dipende da alcuni contatti che ho avuto e dal riuscire a trovare un punto
d'incontro.
- Tu
che tipo di lettrice sei?
Sono una lettrice varia che spazia attraverso molti
generi, anche se a essere sincera ultimamente sto facendo fatica a ritagliarmi
del tempo libero da dedicare alla lettura. Mi piace iniziare un libro e
portarlo a termine, non mi piace iniziarne tanti in una volta sola.
- Ti
saluto chiedendoti, c’è una frase che hai letto o scritto a cui sei
particolarmente legata e perché?
Una frase a cui sono molto legata sono i primi due versi
di una poesia di Prévert
Je suis comme je suis
Je suis faite comme ça
ognuno di noi ha un proprio stile, proprie passioni e
credo che dovremmo accettarci per ciò che siamo.
Grazie per questa chiacchierata e spero di incontrarti
presto in altre fiere. Ingrid
A presto Emanuela.
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