TRAMA
La giovane
insegnante Lucy Stewart è un’assidua lettrice nonché fan di Agatha Christie. È suo desiderio conoscerla e fa di tutto per
incontrarla. E così, visto
che sognare non costa nulla e che talvolta ciò che si
vuole si realizza, si addentra nella campagna inglese alla ricerca della dimora
dell’autrice.
Quando, finalmente, trova la casa, Agatha le offre il tè, bevanda tanto cara agli inglesi. Ed è proprio di fronte a una confortante tazza calda
che entrambe si confidano e conversano amichevolmente.
Il tè è
mediatore e ponte in tutto il romanzo. Crea un’atmosfera
invitante, magica. Come pure l’amicizia. I ricordi di Agatha sono
affascinanti, toccanti, divertenti: la vita in Inghilterra e in Iraq, i viaggi
tra l’Occidente
e l’Oriente
sull’Orient
Express fino ad Istanbul, gli incontri, le amicizie sincere, i soggiorni all’Hotel Pera
Galata Palas con vista sul Corno d’Oro, stimolano la curiosità e toccano l’animo di Lucy che, anni
dopo la scomparsa dell’amata scrittrice, visita Istanbul e la stanza
411 dell’Hotel dove
era di casa e dove il tempo pare essersi fermato.
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