Sinossi
Odiare
i nautilani.
Maelle di Aris è cresciuta con questo imperativo. Ora che Will, il loro re, ha catturato e ucciso suo padre, conquistato il regno e ridotto lei in prigionia, ogni cosa che le è stata insegnata fin da piccola trova conferma.
Nautix è il male.
O forse no?
Helios, il fratello di Will, tanto simile al re nell'aspetto ma così diverso nel carattere, sembra volerla convincere del contrario.
E se la vita che ha vissuto finora si rivelasse un'unica, enorme bugia?
A chi credere: al ricordo di un padre amorevole o a un presunto nemico?
Quando tutto crolla, puoi fidarti solo di te stesso.
Maelle di Aris è cresciuta con questo imperativo. Ora che Will, il loro re, ha catturato e ucciso suo padre, conquistato il regno e ridotto lei in prigionia, ogni cosa che le è stata insegnata fin da piccola trova conferma.
Nautix è il male.
O forse no?
Helios, il fratello di Will, tanto simile al re nell'aspetto ma così diverso nel carattere, sembra volerla convincere del contrario.
E se la vita che ha vissuto finora si rivelasse un'unica, enorme bugia?
A chi credere: al ricordo di un padre amorevole o a un presunto nemico?
Quando tutto crolla, puoi fidarti solo di te stesso.
Estratto
capitolo 20
Il
tempo assume uno strano significato, quando la mente è in subbuglio. Ogni
attimo sembra durare un’eternità, anche se le decisioni vengono prese in una
frazione di secondo.
Non
c’era niente al mondo che anelassi di più delle braccia di Helios avvolte
attorno a me. Sentivo acuto il bisogno del suo calore, della sua presenza
solida e confortante.
Al
contempo, provai una sensazione di terrore assoluto: lui stesso mi aveva raccontato
che i soldati nautilani non si muovevano mai da soli. I suoi compagni sarebbero
arrivati presto e, senza alcun dubbio, non avrebbero usato alcuna delicatezza
nel catturarmi e riportarmi da Will.
Cosa
mi sarebbe accaduto, una volta tornata ad Aris? La tortura era la risposta più
probabile. In quei pochi, inquietanti attimi sospesi nel tempo, pensai a quanto
la crudeltà di Will fosse diabolica: aveva mandato l’unica persona al mondo che
desideravo avere al mio fianco a catturarmi.
La
mente mi ordinò di allontanarmi e così feci l’unica cosa che aveva senso:
fuggii. Voltai le spalle all’uomo che era stato tutto il mio mondo e corsi più
veloce che potei. Raccolsi le gonne e corsi, corsi, corsi. Corsi finché sentii
i polmoni bruciare, le gambe che tremavano a ogni impatto dei piedi con il
terreno, i pensieri rivolti a come uscire più in fretta possibile dalla città
e…poi? Poi sarei rimasta allo scoperto, sarei stata la preda più facile della
storia arica. Non aveva importanza, non potevo fermarmi. Avrei lottato fino
alla morte, pur di non tornare da Will. Morire guardando il volto di Helios era
comunque meglio di farlo fissando gli occhi di un’anima nera come quella di suo
fratello.
Nessun commento:
Posta un commento