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giovedì 3 maggio 2018

Segnalazione - Kisetsu - di Ciro Cibelli




Sinossi

Gli eventi si svolgono nel 2017.
Alice De Lamia è una ragazzina sedicenne introversa con evidenti disturbi depressivi, creatisi a causa di una famiglia disfunzionale che non è mai riuscita a darle l’affetto necessario. Dopo la tragica separazione dei suoi genitori, avvenuta quando aveva 14 anni, le sue condizioni peggiorarono. Anche a scuola andrà male, e in particolare a causa di Chanel, una compagna di classe che la protagonista considererà sua nemica e rivale (in realtà, Alice è solo invidiosa della sua bellezza e della quantità di amicizie che ha). L’unica persona che le è accanto è Andrea Vitale, un ragazzo di 21 anni proveniente da una famiglia benestante, che per farla felice la inviterà al suo compleanno presso gli uffici dell’azienda del padre. Nonostante sembrasse un ragazzo dalle buoni intenzioni, approfitterà della protagonista in uno dei suoi momenti di debolezza, consumando un rapporto sessuale con lei (il suo primo). Alice verrà inondata da un carico di emozioni troppo intense per la sua psiche da gestire, diventando ossessionata da Andrea. A peggiorare la situazione interverrà Chanel, che durante una chiacchierata con Alice a scuola le svelerà di conoscere bene Andrea, aggiungendo anche che lei, assieme alle sue amiche frivole, saranno presenti al suo compleanno. Questo le scatenerà un profondo attacco di gelosia, e cercherà di contattare insistentemente Andrea. Dopo essersi incontrati per prendere un gelato assieme, Alice nota subito l’improvvisa freddezza del ragazzo nei suoi confronti, intuendo che tra Chanel e Andrea c’era qualcosa. In un ultimo atto estremo si concederà ancora una volta a lui, sperando così di riconquistarlo. Alice andrà al compleanno di Andrea col solo scopo di confessargli disperatamente il suo amore per lui, ma quest’ultimo la rifiuterà. Alice si sentirà incredibilmente perduta e sola. Scoprirà che in quella festa gira droga e alcol, che consumerà anche lei fino a collassare. Sopravviverà all’esperienza, ma ritenendo di non avere più nulla per cui vivere, cercherà di suicidarsi con dei sonniferi.
7 anni dopo, 2024. Luna Forenix è una webstar sia acclamata che criticata. È particolarmente famosa nell’ambito cosplay, e spesso presiede fiere e convention per fare autografi ai suoi fan. Andrea, che oramai lavora come fotografo, incontrerà casualmente Luna Forenix ad una fiera cosplay. Nonostante gli anni trascorsi, riconoscerà immediatamente la ragazza che si nasconde dietro all’alter ego di Luna, scatenando tutt’un'altra serie di eventi che li vedranno coinvolti, di nuovo, assieme.

Biografia

Napoletano di origine, vive in provincia di Treviso. Oltre che di lettura e scrittura è appassionato di disegno, filosofia, musica underground, mondo giapponese, make up e cosplay.

La lettura è una passione che arriva da lontano. La sua famiglia aveva in casa un’enorme libreria con classici e libri di ogni genere che lui si divertiva a sfogliare e a leggere fin da piccolo. Ama in particolare la poesia e, ispirato dai poeti ermetici e di avanguardia (come Ungaretti, Zanzotto e Sanguineti), ha scritto due raccolte di poesie pubblicate nel 2012 e 2013.



Anche il mondo dei manga giapponesi ha sempre avuto un forte ascendente su di lui, tanto che nel 2017 pubblica il romanzo drammatico, Kisetsu, uno young adult proprio ispirato ai fumetti e ai racconti di Bukowski, ai film di Aronofsky, alle anime di Gen Urobuchi e al pensiero di Umberto Galimberti sul nichilismo e i giovani.

Ha sempre visto l’arte come mezzo per esprimere se stesso, senza vincolo alcuno, senza mai avere finalità commerciali. Non gli interessa guadagnare. “Per me” ci dice “è già stupendo poter condivi-dere le mie creazioni con qualcuno che le apprezzi. Sia che faccia cosplay, che scriva o che disegni, lo faccio semplicemente per comunicare cosa provo, cosa immagino, cosa mi fluttua per la testa, cercando comunque di trasmettere qualcosa a chi legge o a chi mi vede in cosplay. Per me l’arte è anche un modo per conciliarsi con gli altri, per capire meglio l’artista e sentirlo più vicino a sé. Un modo per amplificare l’empatia, diciamo, e per essere tutti più uniti.”



                                                                    

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