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mercoledì 16 maggio 2018

Intervista all'autrice Barbara Sanlei





Ciao Barbara benvenuta nel mio piccolo mondo, e grazie per essere qui a presentarti.
Inizio subito con il chiederti, chi è Barbara nella vita di ogni giorno?

Ciao cara. È un piacere essere qui con te.
Barbara è una persona normalissima, lavoro all’ospedale della città dove vivo, Inverness, sì sì proprio quella INVERNESS in Scozia sul lago di Loch Ness. Sono sposata con Marco ed ho un bellissimo figlio peloso di nome Tristan, il mio Maine Coon che amo alla follia. Trascorro le mie giornate in modo assolutamente comune, tra lavoro, casa ed ovviamente computer per la scrittura.

La passione per la scrittura è sempre stata parte di te crescendo piano piano o è stato qualcosa o qualcuno che la scatenata?

Da che mi ricordo ho sempre amato/odiato scrivere. Amato perchè era una passione fin da quando ero bambina, odiato perchè a causa di una leggera forma di dislessia di cui soffro, ho sempre trovato difficoltà. Eppure mi sono intestardita ed ho continuato.

Hai altri hobby o interessi oltre a lettura e scrittura?

Anni fa ballavo. Era la mia vita, nonchè uno dei miei lavori. Per motivi di età e di salute ho smesso ma oltre alla scrittura ora amo dipingere cornici e decorare qualsiasi cosa mi capiti sottomano,
con somma disperazione di mio marito che trova sempre qualcosa di diverso in casa.

Solitamente prima di essere scrittori si è lettori, tu che tipo di lettrice sei? Hai dei generi preferiti? Autori o autrici che ammiri particolarmente?

Assolutamente sì. Fin da bambina sono sempre stata una gran divoratrice di libri. A 8 anni mi ricordo che domandai in regalo la Divina Commedia e me la lessi tutta, ma già ero una fan di Topolino che mi facevo acquistare anche da prima che imparassi a leggere. Ora leggo un po’ di tutto, mi piace cercare di tenere la mente aperta e di non concentrarmi solo su un genere, anche se il fantasy e l’horror sono i generi che preferisco. Anche il thriller è un tipo di lettura che amo tanto. I miei scrittori preferiti? Sopra a tutti secondo me stanno King e Brown. Loro per me sono entità divine ed irraggiungibili. Anche Cornwell per il fantasy storico è assolutamente fantastico.
Poi ovviamente la Rowling che qui in Gran Bretagna è amatissima, la Claire e la Rice, altre due scrittrici di cui adoro le opere. Follet anche è superlativo…e sicuramente la lista continuerebbe.
Non mi chiedere per favore nomi di emergenti, mi metteresti in imbarazzo. Ce ne sono talmente tanti di bravi che non vorrei mancare di rispetto a nessuno di loro dimenticandomene qualcuno.

Ora parliamo di Barbara Scrittrice, parlaci dei tuoi libri e dei tuoi personaggi, raccontaci un po’ di cosa parli e come sono nate queste storie?

Angels è un progetto ambizioso che si svilupperà su 7 libri. La storia è nata da un gioco. Sì sì hai capito bene è nata da un gioco e non per gioco. Per migliorare il mio italiano scritto anni fa, oltre
10 ormai, mi iscrissi ad un gioco di ruolo play by chat, in pratica un sito dove ci si crea un personaggio, gli si danno determinate caratteristiche fisiche e mentali, e lo si fa interagire con altri personaggi. Shanya è nata così, ed ha cominciato a vivere. Poi per varie vicissitudini ho smesso di giocare, sia perchè la land ha chiuso, sia perchè gli impegni familiari e professionali mi lasciavano sempre meno tempo da dedicare al gioco, ma ormai la storia mi era entrata nel cuore anche se non potevo immaginare assolutamente la piega che avrebbe preso. Quando sono venuta a vivere in Scozia, lontano dalla famiglia e dagli amici, avevo bisogno di impiegare il tempo libero in qualcosa di produttivo che mi desse soddisfazioni. Il gioco non mi interessava più, e comunque avrei avuto bisogno di una continuità che non potevo garantire. E’ stato mio marito che leggendo un paio delle giocate che mi ero salvata, mi ha convinta a riprendere in mano la storia ed adattarla ad un romanzo. E non è stato per nulla breve o facile. Non si è trattato semplicemente di fare un copia incolla perchè il continuum temporale di gioco è completamente diverso da quello di un romanzo, e comunque la storia andava adattata e riscritta daccapo. Ed è iniziata così la mia avventura. Alcuni personaggi sono spariti, altri li ho inventati, altri li ho cambiati. La stessa Shanya è diversa da come era quando giocavo, eppure ormai per me scrivere è diventata una droga dalla quale, onestamente, non ho la minima voglia di disintossicarmi.

A quale libro sei più legata e perché?

Ovviamente al primo, Angels - Lacrime di sale. È il mio bambino di carta, il mio primogenito, il
precursore di tutto. Senza di lui non avrei mai neanche potuto immaginare di continuare…

Il personaggio a cui sei più legata, o che più ti assomiglia?

Oddio…dire Shanya sarebbe troppo scontato, la giocavo io…per cui chi ti potrei nominare?
Probabilmente Leon, ma per saperlo dovrete leggere il libro. Il personaggio invece che mi somiglia di più lo troverete nel seguito di Angels - Lacrime di… che si intitolerà Angels - Ali di… per cui dovrete aspettare ancora un po’.

Se avessi la possibilità di vivere in un libro, quale sceglieresti e perché?

La Storia Infinita di Michael Ende. Mi ricordo che lo lessi alla luce di una pila perchè come il protagonista avevo paura che mi si sgridasse perchè facevo tardi. Adoro quell’ambientazone e trovo la storia di una dolcezza disarmante. Inoltre Ende aveva uno stile di scrittura che veramente ti teneva incollata alle pagine, togliendoti ogni volontà di abbandonare il libro anche solo per un secondo. Quando se ne è andato il mondo della scrittura ha perso veramente un genio indiscusso.

Quanto è difficile il mondo dell’emergente? Cosa cambieresti e cosa svilupperesti invece?

Molto difficile e per tutta una serie di ragioni. Prima di tutto il mondo dell’editoria in Italia è stagno.
Si legge poco purtroppo a paragone di paesi come la Gran Bretagna e gli USA, inoltre le CE a pagamento dilagano e sempre più autori ci cascano, con l’illusione di avere una possibilità facendo un sacrificio. Purtroppo non è così. A guadagnarci sono sempre e solo loro mentre l’autore viene spremuto come un limone e ci rimette sempre. Se fosse possibile dichiarerei illegale l’editoria a pagamento. Se una CE crede in te investe su di te non ti chiede soldi. Purtroppo accedere alle grandi CE per un emergente è praticamente impossibile. Bisognerebbe cambiare i modi di valutazione degli scritti forse e snellire le procedure, in modo da dare una possibilità a tutti di essere valutati. Vero anche è che i grandi colossi come la Mondadori e la Salani ricevono tonnellate di scritti ogni giorno ed è praticamente impossibile leggere tutto.

Hai dei riti o meglio abitudini di cui non puoi fare a meno quando leggi e scrivi?

Quando leggo io devo avere Tristan, il mio gatto, sulle ginocchia. Mi aiuta nella concentrazione e
mi rilassa tantissimo.

Progetti futuri? Puoi anticiparci qualcosina su prossime storie?

Finita la prima trilogia di Angels - Lacrime di…mi prenderò una pausa per riordinare le idee e finire le ricerche per la seconda serie di libri Angels - Ali di… Qui la storia non sarà più solo fantasy ma
si arricchirà di intrighi religiosi e le cose da studiare sono davvero tante. La storia cambierà radicalmente e si arricchirà di personaggi nuovi ed irresistibili mentre altri spariranno ma non lasceranno vuoti incolmabili…in fondo a volte il passato ritorna no?

Il momento che ami di più durante la scrittura di una storia?

Io adoro scrivere la struttura della storia, lo schema che poi ovviamente in corso di opera andrò a cambiare arricchendo e modificando, ma che all’inizio mi riempie di entusiasmo e di voglia di fare.

C’è un libro che hai letto e che assolutamente consigli? Uno che non sei riuscita a terminare?

Ce ne sarebbero tanti. Uno per ogni genere. Horror - Misery non deve morire. Fantasy - Il Signore degli Anelli. Avventura - Moby Dick. Storico - La saga del Re d’inverno…e comunque sarebbero davvero troppi. Purtroppo so che ora diventerò impopolare ma un libro che non sono riuscita a finire di leggere nonostante abbia provato diverse volte a leggerlo è il primo libro della famosissima saga di Martin da cui è tratta anche la ancor più celebre serie televisiva. Come non mi piace la serie non riesco ad amare il libro. Pur riconoscendo in Martin una vena geniale ed un modo di caratterizzare i personaggi che è assolutamente fuori dai canoni, ha uno stile di scrittura per me, prolisso ed ampolloso, e davvero non riesco a farmelo piacere. La serie invece non sono riuscita ad andare oltre i primi episodi.

Hai una citazione, un motto a cui sei particolarmente legata?

Non è facile essere quelli che siamo.
Vivere è la cosa più difficile del mondo.
La maggior parte della gente esiste e nulla più.

E ora per finire cosa chiedi al futuro, o cosa ti aspetti?

Al futuro prima di tutto chiedo la salute e la serenità per la mia famiglia ed i miei cari. Oltre a quello tutto il resto sono sciocchezze. Ma se proprio il destino volesse farmi un regalo, vorrei che la gente leggesse i miei libri con la mente aperta, fermandosi a ragionare sul significato che voglio lanciare e non solo sulle singole storie dei personaggi o su aspetti della trama che magari possono far intendere cose sbagliate se lette solo con gli occhi e non con il cuore.

Augurandoti il meglio, spero ti sia piaciuto stare un po’ con noi, a presto Emanuela.

Mi sono divertita tantissimo e spero di tornare ancora.

Un bacione a tutte!!!!!

L’autrice tornerà presto con la nuova versione del suo romanzo che da self è passato ad una ce, quindi se vi siete incuriositi restate in ascolto che presto tornerò a parlarvi di questa storia e della sua narratrice.

Nell'attesa leggetevi la recensione della nostra Pia alla
 versione self



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