Titolo: I Tre Regni.
Pubblicato
nel Marzo del 2018.
Edizione: GDS.
Genere: narrativa fantastica (detta fantasy).
Sottogenere: introspezione psicologica.
Pagine: 332. Disponibile in e-book o stampato.
Personaggi
principali:
a)
Aonghas, capo clan scoto. Alter ego
della voce narrante, che dalla modernità viene trasferito prodigiosamente nella
Scozia del VII Sec. D.C. scossa dalle lotte interne e dalle invasioni
Vichinghe.
b)Il Vecchio. Figura mitica che incarna la
mitologia nordica e che svolge il ruolo di deus ex machina della vicenda.
c)
Fra’ Gaerontius. Frate romano inviato in
missione in Irlanda e naufragato in Scozia, consigliere di Aonghas.
d)Chen Nan, capo militare, antagonista di
Aonghas, e condottiero di una compagnia di Orientali inviati alla ricerca
dell’Isola Invisibile delle leggende nordiche.
e)
Lei. Figura femminile di natura
soprannaturale, antagonista del Vecchio.
Il viaggio che effettivamente si snoda
lungo le lande della antica Caledonia, altro non è che il percorso
inconsapevole, seguito dal protagonista, nei panni del suo alter ego mitico,
verso una verità rimossa. Sarà raggiunta al termine del viaggio, quando la
fantasia si toglierà la maschera per mostrarsi cruda realtà, rivelando, alfine,
ciò che non poteva altrimenti essere raggiunto o creduto.
Sinossi
Che
cos’è il mito se non una trasposizione, di quanto ci appare intollerabile, in
una forma accettabile giacché incredibile e, quindi, teoricamente divertente o
innocua?
Dire
ad una persona: “Sei un mostro!”, oppure “Un mostro si agita dentro di te!”,
sarebbe totalmente controproducente. Inefficace, nel migliore dei casi. Mentre,
proporre la leggenda del Minotauro, che pure ha esattamente il medesimo senso e
significato, ecco che rende avvicinabile quanto rifuggiremmo a gambe levate se
manifestato senza veli.
Dunque,
il mito è un velo. Un modo garbato di accostare l’uomo al suo cuore a piccoli
passi, gradatamente, senza orrori, benché, sia imbevuto delle creature più
orrende ed abominevoli.
I
Tre Regni altro non è che una storia come questa. Un uomo scoprirà un nemico
nascosto, assolutamente impensato ed inimmaginabile, ospite del suo spirito da
tutta la vita, soltanto incontrandolo in un’altra dimensione, nel mondo degli
eroi, ma sarà solo il primo passo, giacché unicamente nel passato reale,
storico, e ricercando nei segreti mnemonici del proprio animo, potrà scoprire
quanto prima non era disposto a credere.
Per
potersi avvicinare il più intimamente possibile a se stesso, il protagonista
dovrà, prima, allontanarsene nella maniera più radicale ed estrema.
Per
rivelare ciò che cova sotto le radici, sarà costretto a spiccare il più
incredibile ed improbabile volo dalla cima della pianta del suo essere.
Il
Toscano odierno diviene, così, il capo clan Aonghas nella Scozia favolosa del
settimo secolo D.C., ivi trasportato senza sapere come, senza intuirne la
ragione, per compiere una missione di cui ignora il progredire e finanche la
meta. Anzi. Ne viene avviluppato, per consentire al suo nemico di accedere al
nostro tempo, usandolo come un ignaro portatore. Eppure, quel nemico onirico e
favolistico l’aveva già violato in un tempo così lontano e dimenticato che,
solo nella leggenda, il protagonista può trovare la via per ricordarlo,
smascherarlo, affrontarlo ed espungerlo da se stesso.
La
storia di un uomo che diviene tale solo salvando se stesso bambino dalle brame
del peggiore degli orchi. Colui che si presenta come suo salvatore.
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