Ciao Alessandra benvenuta tra noi, parto subito con la domanda di rito, chi sei nel quotidiano e cosa fai?
Buongiorno, nel
quotidiano sono una mamma di una bambina di quasi 5 anni. Dedico a lei le mie
giornate, anche se giorno dopo giorno mi accorgo di quanto stia diventando
autonoma sempre di più. Riguardo l'aspetto lavorativo, collaboro con una casa
editrice, la Writers Editor e devo dire che mi piace molto quello che faccio.
Il libro “Non
allontanarmi” è il primo libro che pubblichi? ce ne parli un po’? Com’è nato?
chi sono i suoi personaggi, ce li racconti?
"Non
allontanarmi" è il primo libro che ho scelto di pubblicare, ma non il
primo che ho scritto. Non è semplice descriverlo, perchè credo che abbia al suo
interno molti temi e molti significati. A grandi linee posso dire che si tratta
di un romance, a tratti dark, ma anche di un poliziesco. La storia dei protagonisti
è intrecciata all'indagine. Amore, sesso, violenza, tutto si fonde in un'unica,
ma allo stesso tempo, molteplice trama. I personaggi hanno mille sfaccettature,
sono positivi e negativi, sono vittime e carnefici, sono esseri umani
complessi, bisognosi d'amore. In particolare, la protagonista Amanda è una
donna forte, libera, ma allo stesso tempo materna e sensibile.
La passione per
la scrittura è sempre stata parte di te crescendo piano piano o è stato
qualcosa o qualcuno che la scatenata?
La scrittura è
parte di me, da sempre, fin da piccola. Credo che ci siano della capacità
innate, che si sentono dentro e nonostante i giri della vita, questi doni
restano in te, sempre. Prima o poi, esplodono, devono uscire, devi condividerli
con gli altri.
Solitamente prima
di essere scrittori si è lettori, tu che tipo di lettrice sei? Hai dei generi
preferiti?
Adoro i thriller,
i polizieschi. Una delle mie autrici preferite è sempre stata Patricia
Cornwell. Mi piace Jeffery Deaver, ad esempio. Quei polizieschi U.S.A mi hanno
sempre affascinata. Allo stesso tempo non mi dispiace il genere romance.
Oltre al libro
pubblicato hai altre storie chiuse nel cassetto? Le pubblicherai mai?
Moltissime. Però
credo sia giusto pubblicare quando senti dentro la spinta giusta, non tanto per
farlo. Non immagino di pubblicare per far uscire a tutti i costi qualcosa di
mio. Voglio essere sicura e aspetto la scintilla, il momento giusto per
condividere le mie storie.
Quanto è
difficile il mondo dell’emergente? Cosa cambieresti e cosa svilupperesti
invece?
Il grado di
difficoltà dipende da cosa ci si aspetta. Io non mi aspettavo di diventare
"famosa", ma credo in quello che ho scritto, nel mio libro e ogni
piccolo complimento, ogni lettore per me è importante. Sono soddisfatta perchè
in pochi mesi ho avuto tanti riconoscimenti da persone che hanno letto il mio
libro e l'hanno trovato interessante, ben scritto, avvincente, pieno di
passione. Sono piccole grandi soddisfazioni per un'autrice emergente. Poi,
ovviamente non bisogna mai smettere di sognare.
Hai mai pensato
di mandare un tuo scritto ad una Ce? Se l’hai fatto com’è andata?
Sì, non vorrei
sbilanciarmi, però. Ho avuto delle proposte, ma voglio essere sicura, voglio
fare la scelta giusta.
Quali sono (se ci
sono) gli autori/autrici italiani e non, che in qualche modo ti hanno spronato
e ispirato?
Non ho dei nomi
in particolare. La mia scrittura è sempre venuta da dentro, la vita, la
fantasia, l'immaginazione. Sicuramente aver letto tanto è servito molto, ma non
ho un autore italiano preferito.
C’è un libro che
hai letto e che assolutamente consigli? Uno che non sei riuscita a terminare?
Non mi sento in
grado di consigliare un libro, perchè ognuno di noi porta il proprio mondo nel
libro che legge. Dipende da te, dal momento in cui ti trovi, da ciò che ti
circonda. Ogni libro, ogni lettore, in un tempo particolare, hanno la propria
storia. Allo stesso punto, libri non terminati ne ho tantissimi, ma non mi
sento di dire quali, probabilmente la colpa è stata anche la mia. Non ero
adatta a loro in quel periodo della mia vita.
Hai una
citazione, un motto a cui sei particolarmente
legata?
Sì, è la
citazione che ho messo all'inizio del mio romanzo "Non allontanarmi":
Non c'è niente di speciale nella scrittura. Devi solo sederti davanti alla macchina
da scrivere e metterti a sanguinare.
E ora per finire
cosa chiedi al futuro, o cosa ti aspetti?
So che continuerò
a scrivere e forse a pubblicare. Spero che il mio libro sia apprezzato e
capito. Che possa dare qualcosa ad ognuno che lo leggerà, soprattutto che possa
trasmettere alle donne quella forza di decisione e di libertà di cui spesso
sono state private.
Augurandoti il meglio, spero ti sia piaciuto
stare un po’ con noi, a presto Emanuela!
Grazie a te, e a
tutti voi, per l'attenzione e il tempo dedicatomi.
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