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giovedì 1 febbraio 2018

RUBRICA EMERGENTI - Salvo e Patrizia Bilardello - si presentano....





Per la rubrica autori emergenti , questa volta vi presento una coppia , maritoe moglie entrambi autori e amanti dei libri  :

Salvo Bilardello (Marsala), siciliano di origine, ha vissuto a Palermo dove ha compiuto gli studi di chimica. Per quasi trent’anni ha lavorato come chimico nelle più grosse multinazionali del farmaco.
Da alcuni anni si occupa di consulenze chimiche. Autore di diversi articoli di divulgazione
scientifica. Ama scrivere romanzi gialli, la letteratura russa e francese e gli scacchi. Grazie alla moglie Patrizia ha imparato ad amare anche i gatti. Sposato, vive tra Marsala e Trieste. Ha già pubblicato “Le strane morti di Aquileia”, la prima indagine del commissario De Stefano.

Patrizia Bilardello (Marsala), di origine siciliana, ha studiato Psicologia all’Università “La
Sapienza” di Roma. Autrice di diversi articoli e recensioni per diverse testate nazionali ed estere.

Ama i gatti e gli animali in genere, è una appassionata collezionista dei romanzi di Agatha Christie e Nero Wolfe. Ama coltivare rose e clematidi e organizzare cene per gli amici. Sposata con Salvo Bilardello, vive tra Marsala e Trieste con il marito, il figlio e le sue gatte. Ha già pubblicato “Le strane morti di Aquileia”, la prima indagine del commissario De Stefano.

È un gelido pomeriggio di fine novembre quando Roberto Politi, chimico siciliano, arriva nella tenuta della famiglia Furlan. Il suo compito è salvare i vitigni da un fungo, l’oidio, resistente a ogni trattamento.
Quella sera, in cantina, viene ritrovato morto, annegato in un tino pieno di mosto, l’enologo Giulio Visintin. Tutto fa pensare a un fatale incidente, ma il commissario De Stefano, siciliano anche lui, è perplesso. Intanto, il ritrovamento di un cumulo di terra vicino al luogo del ritrovamento evoca in paese la maledizione della leggenda del “pozzo d’oro”.
Roberto Politi, un po’ per natura e un po’ per formazione, si lascia trascinare dalla sua innata curiosità iniziando a indagare per conto suo. Nel frattempo altre morti si aggiungono a infittire il mistero.
De Stefano conduce una serrata indagine fatta in maniera tradizionale, di interrogatori e testimonianze raccolte che, tra menzogne e omertà, lo porterà vicino alla verità. Ma sarà Roberto Politi che, con una iniziativa personale, anche a costo di mettere a repentaglio la sua vita, riuscirà a chiudere il cerchio delle indagini e scoprire l’assassino, rivelando un fil rouge di passione e morte che lega Aquileia e Trieste.

In una sera di marzo, buia e piovosa, un uomo passeggia inquieto tra i sentieri del Parco della Rimembranza. Le mani in tasca nel suo cappotto, aspetta con trepidazione qualcuno. Gli unici rumori sono il battito d’ali di uccelli notturni e del traffico che si snoda giù, lungo la galleria sormontata dalla Scala dei Giganti. Alcuni giorni dopo, il suo corpo verrà ritrovato senza la testa
e le mani in tasca.
La vittima non ha documenti addosso e solo grazie alla pubblicazione di una sua foto su un quotidiano viene scoperta la sua identità: si tratta di Giuseppe Milan, impiegato in un notissimo studio legale triestino. Unico indizio è la scoperta di un foglio bianco su cui è riportato un nome, George Morgan.
In una Trieste affascinante e misteriosa, De Stefano, insediatosi da pochi giorni alla Questura centrale, si viene a trovare con diversi omicidi, apparentemente slegati e senza moventi. Ad affiancarlo nelle indagini, una coppia di amici, Roberto e Marina Politi, che, casualmente, lo aiuteranno ad arrivare alla incredibile verità, mettendo a rischio la propria stessa vita.

                                                         


A presto , Pia.

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