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mercoledì 10 gennaio 2018

Intervista ad Andrea Pasquale, venite a scoprire chi è e cosa scrive.....




1- Per prima cosa ti chiedo da dove e quando è nata l'idea di scrivere questo libro?

     Ciao, Emanuela! Innanzitutto fammi dire che è davvero un onore per me essere ospite nel tuo blog e poi lasciati fare i complimenti per la passione con cui lo gestisci: bravissima! Riguardo alla nascita del mio libro, posso solo dire che, quando raccontavo la storia a voce, le persone ridevano a crepapelle e ogni volta mi pregavano di scriverci un libro. E' una cosa che si dice sempre, no? "Dovresti scriverci un libro". Sorprendendo tutti, ho deciso di seguire quest'abusato consiglio. 

2- Durante la tua avventura cinese hai tenuto un diario di viaggio? Ci puoi dare delle curiosità che non troviamo nel libro?

    Non ho tenuto un diario di viaggio, ma conservo gelosamente tutte le email e gli scambi epistolari tra me, il mio "arcinemico" Peter e la ormai mitica SISNEDU, l'agenzia che mi offrì lo stage in Cina e grazie alla quale ebbi la possibilità di vivere le mie tribolazioni. Una curiosità che non c'è nel libro è che, dopo essermi licenziato dalla SISNEDU ed essere tornato in Italia, fui risucchiato in un'indagine della polizia italiana e inizialmente anche sospettato di esserne un complice. Il buon vecchio Peter mi ha dato da tribolare anche quando non ho più avuto niente a che fare con lui.  

3- Che consigli daresti ai tuoi coetanei che vogliono fare la tua esperienza all'estero?

 Innanzitutto, di informarsi meglio di quanto feci io circa la serietà dell'azienda che gli sta offrendo il lavoro poiché io forse partii spinto da un eccesso di ingenuità. Poi, di non lasciarsi abbattere dalle difficoltà derivanti dal primo periodo di adattamento e di viaggiare sempre con una mentalità aperta, non ponendosi su un piedistallo, ma accettando il fatto che non ci sono superiori o inferiori, solo esseri umani diversi. Ed è questo che rende il mondo un posto meraviglioso, no? Che noia mortale sarebbe se tutti avessero le stesse convinzioni e abitudini!





    
4- Quali sono per te i punti forti del tuo libro? Cambieresti qualcosa ad oggi? Oppure aggiungeresti altro?

A mio avviso, il punto forte del libro è insito nella sua impostazione ironica volta ad affrontare con più leggerezza le tribolazioni della nostra generazione. Il libro stesso è nato da una mia esigenza personale di non circondarmi di negatività e depressione, nonostante i tempi che viviamo non siano affatto facili. Se cambierei qualcosa nel libro? Assolutamente sì, ogni volta che lo rileggo cambierei moltissime cose poiché tendo ad essere molto critico ed esigente con me stesso. Inoltre, la storia è realmente accaduta, ma nel libro è stata leggermente semplificata per renderla più godibile. Con gli aneddoti e le situazioni surreali che abbiamo vissuto, avrei potuto scrivere dieci libri.

5- Cosa vuoi che arrivi a chi ti legge? L'emozione che speri più di tutte arrivi?

Spero di regalare al lettore non solo qualche ora di divertimento e leggerezza, ma anche di fargli percepire il mio amore per il viaggio, per quella sensazione di libertà che riesce a dare, illusoria e allo stesso tempo autentica nella sua fugacità. Spero di essere riuscito a trasmettere non solo le parti divertenti della Cina, ma anche e soprattutto la sua anima più reale e pura. Mi farebbe male se qualcuno pensasse che il libro sia solo una presa in giro di costumi altrui, significherebbe aver fallito i miei propositi.


6- Parliamo ora dei tuoi personaggi, domanda per il Butre, se potessi tornare indietro cambieresti destinazione? Se sì, dove ti piacerebbe andare?

In Cina ho conosciuto la mia attuale moglie che recentemente mi ha regalato anche un bel bambino italo-cinese, quindi non cambierei nulla di quanto fatto. Pistola alla testa, però, se Marty McFly venisse ad offrirmi la possibilità di volare indietro nel tempo e cambiare destinazione, penso che andrei in Messico o che comunque tornerei in America Latina. 

- Chi porteresti con te per una fuga romantica a Parigi tra Camilla, Emma e Sky e con chi invece partiresti per un’avventura senza meta? Spiega anche il perché!

Aaaaaah, domanda trabocchetto a cui posso rispondere poiché mia moglie non legge l'italiano, ah ah ah! Beh, se si parla di romanticismo, per una fuga a Parigi non potrei che scegliere Emma. Mi ha salvato in migliaia di modi che non ho potuto neanche raccontare nel libro, quindi glielo dovrei. Per un'avventura senza meta invece porterei Camilla e Sky. Camilla poiché non potrei scegliere compagna di viaggio più divertente, e Sky perché così avrei la possibilità di buttarla dal ciglio di un vulcano in eruzione o direttamente dall'aeroplano. 

- Ti mettono a capo dell’azienda per premiarti dell’ottimo lavoro svolto, chi farebbe parte della tua squadra e con quali mansioni?

Dato che, come scrivo nel libro, ogni situazione formale con me viene sempre "buttata in caciara", mi servirebbe Camilla per dare una parvenza di serietà alla mia squadra. Assumerei senza dubbio Silvia per farle fare l'insegnante e l'assistente, ma mi servirei anche di Peter per dargli una ramazza in mano e fargli fare le pulizie, visto che lui è particolarmente bravo in questo. Poi raccomanderei Sky alla concorrenza per farli fallire o quantomeno rendergli le giornate difficili.

7- Sky corre dal Butre piangendo e gli svela che la sua acidità è data dal fatto che segretamente è innamorata persa di lui, come reagisce lui? Scrivici un dialogo o una piccola scenetta divertente!

Wuhan, Cina.
Avete presente Fantozzi durante Italia-Inghilterra? "Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!".
Ecco. Questa è l'immagine che potete avere di me, in pieno dicembre, raggomitolato fra quintali di copertine di pile scelte appositamente dagli acari cinesi per la loro orgia collettiva annuale. Di fronte a me, un PC e il derby Milan-Inter. 
Il miracolo. La possibilità non solo di guardarlo a un orario che non siano le tre di notte, ma anche con il wi-fi che stasera sembra in stato di grazia. Non vorrei rovinare l'incantesimo, ma pare non impantanarsi durante le azioni salienti provocando le mie ire nei confronti di santi e divinità varie. 

Imposto il cervello in modalità partita, il che significa che per due ore non sarò in grado di fare nessun'altra azione che non sia fissare il computer, eruttare oscenità e bere dal boccalone di birra cinese annacquata. 
Vicino a me, una logorroica Skype. Mi sta parlando da circa venti minuti, ignara del fatto che a me arrivino solo echi distorti che ricordano vagamente l'arabo e a cui rispondo con espressioni automatiche che vanno dal "mm-mh" al "sì" al "oooooh, non mi dire".
- Ancora non ci posso credere di averti confessato tutto... - dice Skype -  Per me è così difficile aprirmi a dare sfogo ai miei sentimenti... Solo che non potevo più ignorare ciò che provo. Sento che in fondo anche tu provi qualcosa per me... vero...?
A me arriva questo: 
قطار تورينو بورتا نوفا كروتوني بين المدن حوالي مائة وعشرين دقيقة متأخرة. نعتذر عن الإزعاج 
- Mmm-mh. Sì. Hai voja.

Tre risposte in una. Stanotte sono in gran forma.
- Davvero, Butre? Ma allora... tu eri così scontroso con me perché... perché... siamo colleghi e pensavi che fosse sbagliato?
- Eeeeh. Come no.
- Non c'è niente di sbagliato, Butre! L'amore non può essere mai fermato completamente, così come uno scoglio su cui si abbatte un'onda non può impedire alle gocce del mare di bagnarlo. 
- Ooooh, non mi dire.
- Certo che lo dico! Lo griderò ai quattro venti, amore mio! Anzi, sai che faccio? Stasera stessa chiedo il permesso ai miei genitori di lasciarti prendere la mia mano! E se rifiutano... beh, se rifiutano non fa niente! Nulla potrà impedirci di coronare la nostra storia!
- Mm-mh.
-  Che bello, non mi sembra vero che tu sia d'accordo con me! Allora torno a casa, va bene? Vado a parlare con i miei.
- Sì.
- Ok... beh, prima di chiedere il permesso non dovrei lasciarmi andare con te, ma... ecco...
Mentre Thiago Silva amministra un pallone in difesa, quasi non mi accorgo del volto di Skype che si avvicina pericolosamente al mio e mi stampa un bacio sulle labbra.
Rimango pietrificato. 
Qualcosa di terribile è appena accaduto.
Skype si alza, si mette il cappotto ed esce fischiettando, mandandomi un bacio da lontano.
Sono più terrorizzato di quando da piccolo vidi l'Esorcista con la bambina che mi piaceva e piansi sotto la sua ascella per due ore.
Skype sbatte la porta e sento il gelo mordermi le ossa.
Il suo fischiettio dalle scale mi arriva alle cervella come una sentenza di morte.
Toh, gol dell'Inter.
Ma mannaggia a quel porco di لا شيء .

8- Se la tua storia fosse riadattata e fosse un cinese arrivato in italia a scriverla come cambierebbe? Prova a scrivere una piccola sinossi.


LE TRIBOLAZIONI DI UNA CINESE IN ITALIA

Chun-Li è una giovane neolaureata degli anni Duemila dall'animo puro e dagli ingenui sogni di gloria. Nonostante abbia un lavoro sicuro ed appagante, un invitante stage in Italia la convince a raccogliere la sfida, a fare le valigie e a volare a Roma. Ad accoglierla trova il fastidioso Butre, autista italiano dall'inglese incerto, il quale ben presto si rivelerà essere un truffaldino nullafacente, un pessimo uomo e un campione mondiale di palpate e di molestie sessuali sul luogo di lavoro. Chun-Li diventerà così protagonista di un tragicomico viaggio che la porterà a scontrarsi con le avance sessuali del suo autista, a imbattersi in uno stage pagato in buoni pasto e a incappare in situazioni ai limiti dell'umana sopportazione. Dopo il suo tentativo di cercare un lavoro che si addica alle sue qualità, scoprirà infine il suo posto all'interno del ristorante cinese "La Grande Muraglia", un luogo magico che si occupa di cibo, pompe funebri e fabbricazione di armi. “Le Tribolazioni di una cinese in Italia” è una storia realmente accaduta e rappresenta l'inizio di un'avventura molto più grande che ha portato la protagonista a vivere in Italia per molti anni a seguire.


9- Ora torniamo a te, hai altri progetti in cantiere, ci puoi svelare qualcosa?

Ho molte idee in cantiere, ma non ho ancora messo nulla su foglio. Penso che scriverò ancora qualcosa nello stile de "Le tribolazioni di un italiano in Cina", ma non vorrei restare ancorato né alla letteratura di viaggio autobiografica né al genere umoristico. Vedremo, sarà una sorpresa anche per me.

10- Che tipo di lettore sei? Hai un libro in particolare che ti senti di consigliare?

Sono un lettore onnivoro, ma sono anche capace di non continuare la lettura di un libro se non mi appassiona fin dalle prime pagine. I libri da consigliare sarebbero moltissimi e dipendono sia dal genere che dalle fasi della vita che si attraversano. Al momento, se ti dovessi fare i nomi di alcuni autori che mi piacciono, ti direi Murakami, George R.R. Martin, Sven Hassel, Bernard Conrwell, ma, ripeto, ce ne sono moltissimi. Andando sui classici,  il mio libro preferito di sempre è l'Iliade di Omero. Senza giri di parole, secondo me è la storia più bella mai scritta dall'uomo. Ne L'Iliade c'è tutto: epos, guerra, personaggi meravigliosi, dramma, morte, colpi di scena, amore, amicizia, sesso, eroismo, lacrime, sangue... Da piccolo passavo giornate intere a ricreare la storia de L'Iliade con i miei fidi Playmobil (anche se sorridevano quando morivano, ma vabbe', alla lunga me ne feci una ragione). Aspetto ancora Hollywood al varco perché mi faccia una trilogia su L'Iliade e, perché no, anche su L'Odissea. Ben fatta, però, eh. Senza Brad Pitt che esce dal Cavallo di Troia, per favore. Se ripenso a quella scena mi fa ancora male il cuore.


11- Hai una play list da abbinare alla tua storia?

Beh, ogni capitolo del mio libro comincia con una citazione da una canzone, quindi la playlist si può comodamente trovare all'interno del romanzo. E' stato definito da alcuni un libro molto "musicale".





12- Se il tuo libro fosse un piatto, che cosa sarebbe?

Bellissima domanda! Sarebbe sicuramente una porzione di tofu puzzolente, un saporitissimo piatto cinese che descrivo anche nel libro, il cui odore e sapore ti conferiscono il super potere di disciogliere con un'alitata il tuo ex o la tua ex di cui ti sei stancato. 


13- Infine convinci con un messaggio pubblicitario chi non ti ha ancora letto a farlo!

"Se la vostra quotidianità vi sembra tribolata, leggete Le Tribolazioni di un italiano in Cina, il romanzo che ha dato nuova linfa al concetto del 'tanto c'è chi sta peggio di me'! Vincitore del concorso culi-sexy-letterario 'Toglietemi tutto ma non il mio Tofu Puzzolente',  vi farà fare un viaggio in cui non si avventurerebbe neanche Alberto Angela"! 

Grazie mille Emanuela per la bella intervista e un saluto a tutti!



                                                                     

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