AUTRICE: Francesca Palamara
GENERE: Paranormal Romance
PAGINE: 153
Sinossi
Supremazia e potere: Cade è stato addestrato seguendo questo codice d’onore dal quale nessuno può fuggire. Il suo mondo e le sue difese crollano quando, durante il suo percorso di morte e distruzione, si para di fronte a lui la bellissima strega Sibyl, capostipite della sua congrega, con poteri sovrannaturali che la rendono unica nel suo genere. Cade è un demone della notte, è stato istruito ad odiare Streghe e Angeli, ma Sibyl metterà in discussione tutto ciò in cui lui ha sempre creduto. La passione dapprima dirompente tra i due li porterà ad un amore che avrà la potenza di distruggere i loro mondi, fino a condurre Angeli, Demoni e Streghe all’estinzione.
L’amore, da sempre un sentimento portatore di speranza, diventerà per Cade e Sibyl un presagio di morte.
Solo due sono le soluzioni: combattere per amore e morire, o arrendersi al destino già scritto.
Sono qui a raccontare di questa mia lettura pomeridiana, si avete capito bene, l'ho iniziata poco prima di andare a ritirare i bimbi da scuola e l'ho terminata in poco meno di due ore.
Anche stavolta l'autrice mi ha piacevolmente stupita, la prima cosa di cui complimentarmi, è il fatto che ancora una volta si sia messa in gioco scegliendo di scrivere un nuovo genere, che permettetemi di dirlo le è molto congeniale anzi spero davvero scriva ancora sul genere perché mi è piaciuto molto.
Questa storia parla di streghe, angeli e demoni, in poche pagine l'autrice riesce a concentrare amore, amicizia, lotta e potere,
il tutto in un perfetto equilibrio.
La scrittura è scorrevole, le pagine si divorano, descrizioni e personaggi sono ben strutturati e grazie al suo modo di interpretarli e descriverli, l'autrice da al lettore il via libera all'immaginazione, facendolo volare in un mondo parallelo estraniandosi per qualche attimo dalla realtà.
La cosa che amo di più di questa autrice è il modo delicato ma al contempo intenso nel raccontare le scene d'amore, non va subito al dunque, ma piano piano fa assaporare e desiderare il momento, non è mai volgare anzi, e questo lo apprezzo molto.
Alla prossima, Emanuela.
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