TITOLO: La villa in vita
AUTORE: Luca Bonardi
GENERE: Thriller
PAGINE: 215
Sinossi
...Fu grazie anche alla gioia di un sogno che si stava realizzando, che si sprigionò una forza tale da arrivare a penetrare le fondamenta della struttura, diventando così l'Essenza cosciente di questa costruzione a lungo desiderata....
Quest'anno grazie al blog ho potuto scoprire generi e autori che altrimenti avrei snobbato, convinta che il romance fosse l'unico genere in grado di colpirmi.
Il Thriller è tra questi nuovi generi, e questo libro me lo ha fatto amare ancor di più.
L' autore ha un modo di scrivere incredibile, mi sono ritrovata attraverso le sue parole all'interno della villa, ne ho visitato le stanze con i probabili acquirenti, sono rimasta con Andrew e la sua famiglia quando l'hanno ristrutturata... Grazie alle descrizioni sia dei personaggi che dei luoghi ho potuto vagare completamente con l'immaginazione facendomi trasportare dalle parole. E' stato fantastico (anche se a volte come i protagonisti me la sono fatta addosso dalla paura) sentirsi toccare dalle immagini che l'immaginazione mi riportava agli occhi durante la lettura, brividi e ansia ti accompagnano per tutta la durata della storia.
Mi è piaciuta moltissimo l'idea della casa che assorbe le emozioni di chi la vive, che ne diventa parte integrante, si è anche parecchio inquietante vero, ma sarà che anch'io ho acquistato una casa di quasi 40 anni che è stata costruita dal primo proprietario e beh nonostante sia una fifona mi sono fatta intrigare parecchio!!!
E' inevitabile creare un legame con le "cose" che ci circondano, con i luoghi in cui siamo cresciuti, si impregnano dei nostri ricordi, belli e brutti, fanno da linea temporale con il nostro passato. Io come Andrew e Mandy mi sono ritrovata a parlare e a dire addio alla mia casa d'infanzia per entrare in quella che magari un giorno saranno i miei figli a salutare!
Ora non mi resta che consigliarvi la lettura del libro , io terrò sicuramente d'occhio l'autore che ormai è entrato a far parte della mia lista personale!
Alla prossima, Emanuela.
Mi è piaciuta moltissimo l'idea della casa che assorbe le emozioni di chi la vive, che ne diventa parte integrante, si è anche parecchio inquietante vero, ma sarà che anch'io ho acquistato una casa di quasi 40 anni che è stata costruita dal primo proprietario e beh nonostante sia una fifona mi sono fatta intrigare parecchio!!!
E' inevitabile creare un legame con le "cose" che ci circondano, con i luoghi in cui siamo cresciuti, si impregnano dei nostri ricordi, belli e brutti, fanno da linea temporale con il nostro passato. Io come Andrew e Mandy mi sono ritrovata a parlare e a dire addio alla mia casa d'infanzia per entrare in quella che magari un giorno saranno i miei figli a salutare!
Ora non mi resta che consigliarvi la lettura del libro , io terrò sicuramente d'occhio l'autore che ormai è entrato a far parte della mia lista personale!
Alla prossima, Emanuela.
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