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sabato 11 novembre 2017

Rubrica Read & Eat

Oggi vi presento l'autrice Barbara de Filippis, che avete già conosciuto qui sul blog con lo pseudonimo di Paulina B. Lawrence.
Questa autrice è molto interessante perchè oltre ad aver scritto romanzi bellissimi, come:
L'amante nello specchio, Sette gelsomini e In tango. Si dedica alla cucina vegana, all'attività reiki e benessere di cui magari parleremo più avanti.
Oggi vi presento i libri di cucina e vi posto un paio di ricette da provare.

Qui troverete tutti i link dei suoi libri: Pagina Amazon

Alcune foto:

 

MUJADDARA

Ingredienti:
  • 400 gr di riso Basmati       
  • 4 cipolle
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 250 gr di lenticchie (cotte)
  • alloro, pepe nero, chiodi di garofano, cannella Q.B.
  • olio EVO e sale Q.B.

Preparazione:
In un tegame fate caramellare le cipolle, tagliate a fettine sottili, con lo zucchero di canna. Se necessario aggiungete acqua. A parte lessate il riso Basmati col metodo dell’assorbimento (versate il riso in un tegame basso e ricopritelo d’acqua, salate, coprite e lasciate bollire; quando raggiunge il bollore, spegnete la fiamma e lasciate chiuso il coperchio in modo che il riso assorba tutta l’acqua bollente e si cuocia). Una volta caramellate le cipolle, versatevi il riso, le lenticchie (cotte seguendo le istruzioni della confezione e col solito pezzetto di alga Kombu) e tutte le spezie, aggiustate di olio e sale e lasciate rosolare. Servite caldo.

Note: Si tratta di un piatto dal sapore veramente speciale. L’accostamento delle cipolle caramellate alle lenticchie e al riso vi sorprenderà ☺ I miei allievi hanno riprodotto questo piatto con successo in loro occasioni private…provate anche voi!!!!


Tratto da ‘Cucina Etnica Vegana’ (incluso anche nella monografica ‘Cucina Medio-Orientale Vegana’ di Barbara De Filippis

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TORTA PARDULA

(al limoncello e zafferano) 

Ingredienti:
  • 300 gr di farina di riso 
  • 180 gr di zucchero di canna (anche 160 se vi piace meno dolce)
  • 1 bustina di cremor tartaro
  • 50 ml d’acqua
  • 100 ml di olio di semi di girasole (non usate l’olio d’oliva, da un sapore diverso alla torta)
  • 200 ml di latte vegetale a vostra scelta (io di solito uso riso o mandorla)
  • 2 cucchiai di limoncello da aggiungere agli ingredienti liquidi
  • 1/2 bustina di zafferano, da aggiungere agli ingredienti secchi
  • 2 limoni, la scorza grattugiata
  • margarina o olio per lo stampo
  • zucchero a velo per guarnire.

Procedimento:
Seguite il procedimento della ricetta base (che consiste nell’amalgamare gli ingredienti secchi tra loro - quindi lievito zucchero e farina - e i liquidi tra loro), aggiungendo agli ingredienti secchi anche la zafferano e la scorza grattugiata sul momento dei due limoni; ai liquidi aggiungerete i due cucchiai di limoncello.
Imburrate con la margarina, oppure oliate con olio, il vostro stampo (per questa torta di solito utilizzavo uno stampo in silicone a forma di margherita, che purtroppo si è usurato nel tempo…ora utilizzo un qualsiasi stampo rotondo). Unite i secchi amalgamati tra loro, ai liquidi miscelati tra loro, e sbattete il tutto con le fruste elettriche, o a mano se siete forzuti 💪, avendo cura di girare sempre nello stesso verso per incorporare aria. Versate l’impasto nello stampo, e cuocete per circa 30’ a forno ventilato 180 gradi. Dopo 30’ fate la prova stecchino, se asciutto, spegnete il forno, aprite la porta e lasciate dentro la torta per circa 15’. Dopo di che estraete lo stampo, e lasciate che la torta raffreddi prima di sfornarla. 
Una volta fredda, spolverate con lo zucchero a velo.

Note: 
Questa torta, che è una mia personale invenzione, è stata soprannominata Pardula dalla proprietaria di un bar Cagliaritano che la adora. La Pardula è un dolce tipico sardo con sentori di limone e zafferano, e questa torta ne richiama il sapore.


Tratto da ‘Pasticceria Vegana Senza Glutine’ di Barbara De Filippis

Alla prossima con altre ricette sfiziose! Emanuela


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