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sabato 10 giugno 2017

RECENSIONE -IL CAVALIERE DI BERLINO - STEFANO FALOTICO



Buongiorno e buon sabato a tutti,iniziamo la giornata con la recensione di questa mia ultima lettura.... noterete che alla fine di ogni mia prossima recensione non ci saranno più cuoricini o stelline come valutazione, e questo perchè, quello che per me era semplicemente un valutare il mio (o delle mie collaboratrici) gusto personale, per molti era diventato più importante della recensione stessa,sminuendo e rendendo obsoleto l'impegno e il tempo da noi dedicato!!!

Ed ora eccovi il mio pensiero su questo particolare e alquanto originale romanzo....








IL CAVALIERE DI BERLINO

STEFANO FALOTICO

GENERE: FANTASY

PAGINE:118

Trama


Il nazismo, qualsiasi forma di nazismo, fisico o torturante le libertà "diverse", non può scalfire un animo, solo "indolenzirlo" perché si ripristini fiero di aver patito un'ingiustizia abominevole, e dunque più consapevole della vita tutta... Clint e la sua congrega di fratelli di sangue si trovano a Berlino, mecca di divisioni ataviche e segnata dalla tragedia sciovinista d'Hitler, il folle mostro che arse gli ebrei nel suo crematorio forno d'ideologia immonda. Una ragazza è scomparsa, rapita da invasori della sua purezza inalienabile. Clint, assieme ai prodi uomini, suoi fedelissimi, giura vendetta sacra contro gli assalitori e s'inoltra nelle notti sanguigne del viscerale dramma. Fuggitivo egli stesso, inseguitore dei sogni veri e sprigionanti potenza bruciante di giustizia, correrà al buio per stanare i criminali. Implorando una pietà religiosamente avvinghiata alla sua sete affamata di straziante desiderio di totale liberazione dalle ibernanti pazzie del mondo oscenamente perverso. Un viaggio cupo, "pestilenziale", immerso nelle lune lugubri dell'ascendente voglia di restaurante salvezza.


"Il nazismo, qualsiasi forma di nazismo, fisico o torturante le libertà “diverse”, non può scalfire un animo, solo “indolenzirlo” perché si ripristini fiero di aver patito un’ingiustizia abominevole, e dunque più consapevole della vita tutta…"

Clint e la sua congrega di fratelli di sangue si trovano a Berlino, città segnata dalla tragedia perpetrata da Hitler. Una ragazza è scomparsa, rapita da invasori e Clint, assieme ai suoi uomini, suoi fedelissimi, giura vendetta . Fuggitivo lui stesso, inseguitore di giustizia, e affamato di desiderio di libertà , correrà nelle notti per stanare i criminali.

" La maggioranza di coloro ritenuti pazzi sono in verità i più saggi,i messianici portatori di letizia e armonia giustamente inquieta,perchè i pazzi sono i più creativi, i più suggestionabili ma anche i più suggestivi,i trasmettitori della pura essenza non inquinata dalla corruzione...."

Questa storia narra di uomini "mistici" e visionari,di un'altra epoca, o almeno così ti fa sembrare lo scrittore ,perchè in realtà si passa tra sogno e realtà,dal passato al presente, grazie ai dialoghi strampalati e trasognati del protagonista.
La lettura è abbastanza scorrevole,anche se non adatta a tutti perchè assolutamente particolare e contraddistinta dal modo originale e non convenzionale di scrivere.
Qui si viene travolti non dalla storia in sè,ma dalla voglia di rivalsa e dalla rabbia scaturita da chi non rientra nei canoni di "normalità" dati dai nostri tempi e dalla società attuale.Società che tende ad escludere chi la pensa diversamente o semplicemente non segue la massa....
Consiglio la lettura a chi come dice lo scrittore stesso, non ha subito" l'imprinting di questa distorta natura" e che sa guardare al di là di una scrittura originale!

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